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Dopo le stragi

“Lo sdegno per noi è più che condanna” la replica della Comunità Islamica

Dopo l'articolo di Bergamonews.it che segnalava la mancanza della parola "condanna" da parte della comunità islamica di Bergamo contro gli attentati di Bruxelles per mano dell'Isis, pubblichiamo due posizioni, ben diverse, del Centro culturale islamico di Bergamo e di diverse associazioni musulmane di Bergamo e provincia.

Dopo l’articolo di Bergamonews (leggi qui) che segnalava la mancanza della parola “condanna” da parte della comunità islamica di Bergamo contro gli attentati di Bruxelles per mano dell’Isis, pubblichiamo due posizioni, ben diverse, del Centro culturale islamico di Bergamo e di diverse associazioni musulmane di Bergamo e provincia.

La prima ribadisce, criticandoci che il termine “sdegno” è di per sé molto forte e va oltre la “condanna”, parola che non viene utilizzata nemmeno in questo secondo comunicato, ed è invece usata molto chiaramente nel secondo intervento, quello delle associazioni musulmane (che è giunto a Bergamonews – è bene sottolinearlo – solo nella notte tra mercoledì e giovedì, dopo l’articolo di critica da noi pubblicato).

Due posizioni divergenti su cui forse è necessario fermarsi a riflettere per capire meglio la situazione all’interno dei gruppi.   

La posizione del Centro culturale islamico di Bergamo.

Accogliamo con rammarico e stupore le parole del vostro collega, Agazzi Davide che ieri (23 marzo), commentava, nell’articolo relativo alla presenza della comunità islamica alla fiaccolata in memoria delle vittime di Bruxelles, il nostro comunicato al riguardo in modo quanto meno singolare per usare un eufemismo, guardandosi bene però dal pubblicarlo cosa già di per sé poco corretta anche verso i propri lettori che dovrebbero essere i primi ad esprimere un giudizio in merito (il comunicato è stato da Bgnews pubblicato interamente martedì, il giorno dell’attentato, non appena arrivato in posta: leggilo qui) .

Con malizia si mettono a confronto due fatti completamente diversi ma accomunati sotto la voce “mancanze”; bene per quanto riguarda la prima non spetta a noi giudicare la politica del clero di Bergamo, ma relativamente al nostro comunicato se dovessimo riscriverlo oggi lo riscriveremmo con le stesse parole e con il medesimo spirito.

Purtroppo fra chi fa informazione va sempre più di moda guardare la semantica più che la sostanza, attaccarsi alle parole più che guardare ai fatti e soprattutto trovare ad ogni costo la parola detta o non detta per dividere anche quando ci si trova davanti a chi cerca l’unione. Riprendendo il vs. esempio (lasciamo perdere le partite di calcio che sono completamente fuori luogo) vorremmo sapere quante piccole Capaci ci sono state dalla tragica morte di un grande servitore dello stato quale era Falcone e quante volte si sono visti fiumi di gente come in quell’occasione, certamente non è perché i siciliani sono mafiosi, ma perché negli anni a più riprese hanno dimostrato di essere per la legalità e non devono dimostrare niente a nessuno se non con i fatti chi sono, cosa vogliono per i loro figli e il loro futuro.

Allo stesso modo la comunità islamica di Bergamo non ha nulla da dimostrare a qualsivoglia giornalista o politico di turno, per noi parlano i fatti, una storia fatta di rispetto e integrazione basta a far capire da quale parte della barricata ci poniamo, ciò che abbiamo fatto e facciamo per la comunità e con la comunità di Bergamo, i nostri sforzi quotidiani per l’integrazione e l’arricchimento culturale reciproco, i nostri rapporti con le istituzioni proprio per creare una società che possa vivere in armonia, libera da odio e pregiudizi e che collabori con tutti per costruire un mondo migliore iniziando dalla nostra piccola Bergamo.

Ma se proprio ci si vuole attaccare ad ogni costo ad un vocabolo allora ricordiamo che nel dizionario italiano alla parola “sdegno” troviamo come sinonimi tra gli altri: disgusto, disprezzo, rifiuto ma anche abominio, aborrimento che credo siano più che sufficienti a chiarire la nostra completa avversità e il rifiuto verso OGNI FORMA DI VIOLENZA da qualsiasi parte questa provenga ed a maggior ragione se mascherata dietro la religione e che ci rende le prime vittime morali e fisiche di questi assurdi e orribili massacri perpetrati da assassini sanguinari senza scrupoli e certamente senza Dio.

Quindi la parola tanto agognata e per voi così importante da averci fatto addirittura un articolo capace di far passare in secondo piano la grande presenza spontanea della nostra comunità, non la leggerete neppure in queste righe perché come voi purtroppo ci insegnate le parole vanno e vengono ma i fatti restano ed a noi, come crediamo ai bergamaschi, interessano principalmente questi ultimi.

Chi si occupa di informazione non distorca i fatti mettendo ambigui puntini sulle “i”, in tal modo rischia solo di alimentare un clima di sospetto e divisione oltre che con quelle parole di incolpare anche tutti i non presenti o coloro che non si sono espressi.

LA POSIZIONE DI CONDANNA DELLE ASSOCIAZIONI CULTURALI ISLAMICHE DI BERGAMO E PROVINCIA

E’ con estremo dolore e profondo disappunto che questa mattina il mondo civile si è risvegliato con la notizia dei fatti drammatici di Bruxelles.
Noi Comitato Musulmani di Bergamo (Bergamo), Comunità Islamica di Bergamo (Bergamo), Unione Comunità Islamiche (Curno), Associazione Culturale Rahman (Bergamo), Associazione Culturale Rahman (Zingonia), Associazione Culturale Alhouda (Seriate), Associazione Culturale Almadina (Bergamo), Centro Culturale Ibtisama Valle Imagna, Centro Culturale An-nur di Costa Volpino, Centro Culturale Valle Seriana (Vertova), Associazione Culturale Albadere (Treviglio), Associazione Culturale per il bene comune(Gromo) , a nome di tutta la comunità musulmana di Bergamo e Provincia, condanniamo apertamente con tutte le nostre forze l’atto vile di terrorismo accaduto a Bruxelles questa mattina e che ci ha lasciato senza parole e ha sconvolto l’intera umanità.
Senza dimenticare anche le precedenti stragi di Ankara, Istanbul e di Parigi dove hanno perso la vita decine di persone innocenti.

Gli atti di oggi sono delle vere e proprie barbarie che non possono ricevere alcuna giustificazione, e non possono essere commesse da persone civili, bensì soltanto da persone che con la civiltà ed i valori morali e umanitari non hanno nulla a che vedere.

Tutte le principali associazioni musulmane cittadine e della provincia di Bergamo elencate qui sopra hanno voluto esprimere insieme il loro sdegno e la loro condanna più assoluta a quanto accaduto affinchè la voce che ne esca sia più forte e unita, sia la voce di tutta la comunità. Questo perché è con l’unità che si vincono queste battaglie contro il male.
Crediamo infatti che le nostre armi migliori per vincere il terrorismo (che non ha e non può avere religione) sia il reciproco rispetto, l’integrazione e la nostra unità nazionale, poiché anche noi musulmani ci sentiamo italiani e auguriamo solo il bene a questo nostro magnifico Bel Paese.

Porgiamo le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime, a tutto il Belgio ma anche a tutta l’umanità; perché come dice Dio nel Sacro Corano: -…chi uccide una persona che non abbia ucciso a sua volta o che non abbia sparso la corruzione sulla Terra, è come se avesse ucciso tutta l’umanità…”.

Comitato Musulmani di Bergamo Centro Culturale An-nur (Costa Volpino); Comunità Islamica di Bergamo Centro Culturale Valle Seriana (Vertova); Associazione Culturale Rahman (Bergamo) Unione Comunità Islamiche (Curno); Associazione Culturale Rahman (Zingonia); Associazione Culturale Albadere (Treviglio); Associazione Culturale Alhouda (Seriate); Associazione Culturale per il bene comune (Gromo); Associazione Culturale Almadina (Bergamo);
Centro Culturale Ibtisama (Valle Imagna). 

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