Per le 21 di martedì 22 marzo il Comune di Bergamo e la Provincia di Bergamo promuovono un momento di raccoglimento in piazza Vittorio Veneto, senza bandiere o discorsi per commemorare le vittime degli attentati terroristici di Bruxelles. Ogni partecipante è invitato dalle due istituzioni cittadine a portare una candela.
Se Comune e Provincia di Bergamo promuovo uno momento di raccoglimento, la Lega Nord risponde con un presidio alle 20 in via San Fermo a Bergamo.
“Siamo in guerra e quindi dobbiamo difenderci! Basta con il buonismo e il collaborazionismo con chi massacra gli infedeli (ovvero noi) in nome di Allah – si legge in una nota diramata dalla Lega Nord Bergamo -. Possibile che chi continua a insistere per riempire le nostre città di moschee o chi si vanta di dare spazi cristiani per le preghiere degli imam non riesce a capire che sta sostenendo coloro che professano la fine dei cristiani e dell’Occidente?
La Lega Nord di Bergamo scende in piazza dalle 20 con un presidio in via San Fermo, angolo via Serassi a Bergamo, davanti all’ingresso del futuro centro islamico per dire basta moschee e basta stragi e per dare un segno di solidarietà alle vittime innocenti di Bruxelles.
“Chi si illude che l’Isis colpisce solo in Francia e Belgio si sbaglia di grosso. Anche l’Italia e pure la piccola Bergamo non sono una zona franca, come dimostrano le prediche alla Celadina e a Zingonia di pericolosi imam integralisti. Il sindaco Gori e il suo assessore all’islam – dichiara il segretario provinciale della Lega Nord di Bergamo Daniele Belotti – ora dicano una parola sui finanziamenti del Qatar per la nuova moschea, soldi che sono sporchi del sangue versato dai tagliagole dell’Isis. E’ ora che PalaFrizzoni la smetta di inchinarsi a La Mecca; gli islamici di via Cenisio non si sono dimostrati credibili, quindi non sono persone affidabili. Chi ci si assicura che dal Qatar, dopo aver investito 5 milioni di euro, non impongano una linea islamica radicale che fomenta odio verso i cristiani e gli europei?”.
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