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Bergamo

Consiglio notarile, i dati del 2015: “Mercato immobiliare in ripresa, ma donazioni in calo” video

E' quel che emerge dall’Assemblea annuale del Notariato bergamasco.

“Una timida ripresa del settore immobiliare”. E’ quel che emerge dall’Assemblea annuale del Notariato bergamasco, dove è stata illustrata ed approvata la relazione del Presidente Maurizio Luraghi sull’andamento dell’attività notarile nell’anno 2015 e si è proceduto al rinnovo parziale dei componenti del Consiglio notarile distrettuale.

“Il trend che registriamo nella nostra provincia, attraverso la stipula degli atti, pur rimanendo sostanzialmente in linea con la perdurante crisi economica, fa sperare in una ripresa per il futuro, soprattutto nel settore immobiliare – ha commentato il Presidente Maurizio Luraghi – e in questo la realtà bergamasca non si discosta da quella generale del Paese. Tale ripresa appare tuttavia troppo timida per far registrare un’inversione di tendenza, anche nel settore immobiliare, tradizionalmente trainante. Negli ultimi nove anni la mole degli atti si è ridotta del 50%, portando con sé una riduzione degli organici degli studi notarili, in linea con il trend degli studi professionali in generale. Subisce una battuta d’arresto la tendenza dei bergamaschi a pianificare la sorte dei propri beni attraverso lo strumento della donazione tra parenti (soprattutto da genitori a figli): infatti questo tipo di atti fa registrare nel 2015 una diminuzione del 23,3%, in controtendenza rispetto al 2014, che aveva fatto registrare un aumento di circa il 20% rispetto al 2013”.

Sostanzialmente stabile, anche se in leggera diminuzione, il numero degli atti: nell’anno 2015 sono stati 69.346 rispetto ai 71.861 del 2014 (-3,5%). Si riscontra, tuttavia, un aumento degli onorari complessivi e un’ulteriore riduzione dei protesti che nel 2015 sono stati 10.717 contro i 14.654 del 2014 (-26,8%).

Anche questo dato può essere letto in prima battuta come un segnale positivo, anche se non si esclude una lettura meno ottimistica: la riduzione dei protesti potrebbe essere anche dovuta ad una ulteriore riduzione dei consumi, e quindi delle insolvenze. L’andamento del lavoro ha conosciuto anni di gravissima crisi: dal 2006 ad oggi si è perso più del 50% del lavoro.

I pignoramenti immobiliari presso il Tribunale di Bergamo continuano ad evidenziare numeri importanti. Nel 2015 sono stati 1.570, rispetto ai 1.345 del 2014 (+16,7%)

A causa dell’invenduto aumenta il numero dei procedimenti pendenti: nel 2015 sono 6.701, rispetto ai 6.000 del 2014 (+11,7%).

Tuttavia si registra un aumento delle aste concluse positivamente, che passano da 224 nel 2014 a 292 nel 2015 (+30,3%), con conseguente aumento dell’importo totale ricavato dalle aggiudicazioni, da Euro 13.425.355 a Euro 18.912.023: anche questo è un segnale di una lieve ripresa del settore immobiliare, seppure nel campo dell’edilizia da “sofferenza”.

Le 1.122 pratiche (nel 2014 erano n. 1.100) affidate all’Associazione Bergamo 302-98 (aste ed esecuzioni immobiliari) nel 2015 si distinguono così:

CREDITORI: banche 75% (in aumento rispetto al 57% del 2014), condomini 15%, altri 10%.

DEBITORI: extracomunitari 55% (in leggera diminuzione rispetto al 57% dello scorso anno), società e imprese 15%, altri 30%.

Il numero degli atti di trasferimento di immobili aumenta di 1.025 unità rispetto al 2014: da 13.234 a 14.259 (+7,7%), il numero delle donazioni scende di 601 unità rispetto al 2014: da 3.180 a 2.579 (-23,3%) e il numero dei finanziamenti ipotecari sale di 957 unità rispetto al 2014: da 6.314 a 7.271 (+15,1%).

 La crescita relativa ai finanziamenti ipotecari registrata nel 2015 fa sperare in un allentamento del c.d. “credit crunch”, grazie anche a tassi d’interesse particolarmente bassi (con l’Euribor ormai sotto lo zero) e ad una maggiore propensione delle Banche ad erogare finanziamenti. Non bisogna tuttavia dimenticare che buona parte delle erogazioni del 2015 sono in realtà surroghe di mutui già in essere.

Il numero delle costituzioni di società sale di appena 3 unità rispetto al 2014 (da 1.866 a 1.869); mentre il numero degli scioglimenti di società scende di 84 unità rispetto al 2014 (da 1.120 a 1.036). Un dato è positivo: le nuove società superano in numero quelle che muoiono.

Prosegue, inoltre, “Chiedilo al Notaio”, l’attività di consulenza gratuita ai cittadini, inaugurata nel novembre 2007, tutti i sabato mattina, presso il Consiglio Notarile in viale Vittorio Emanuele n. 44, dove sono presenti, previo appuntamento telefonico (035.224065), due notai. Nel 2015 sono stati  392  i colloqui con i cittadini, che hanno avuto ad oggetto, in particolare, quesiti in materia civile (compravendite, preliminari, garanzie, immobili da costruire, tutele acquirenti edilizia economico popolare, catasto, servitù, affitti),  fiscale e successoria (devoluzione, accettazione, gestione della massa, redazione testamento).

Il Consiglio notarile distrettuale di Bergamo risulta oggi composto dal Presidente Maurizio Luraghi, dal Segretario Pasquale Farinaro, dal Tesoriere Marco Tucci; Rita Bosi, Fabrizio Pavoni, Alberto Maria Ciambella, Ernesto Sico, Elisabetta Tataranno e Sara Carioni. Fanno il loro ingresso, inoltre, Marco Ruggeri e Raffaele Tartaglia, in carica fino al 2019.

La situazione attuale nel Distretto è la seguente: su 107 posti disponibili sono operativi 72 notai (67,2% %). Le donne notaio sono 21 (1 in più dello scorso anno).  L’età media dei notai in distretto è di 49 anni (il notaio più giovane ne ha 32 anni, quello più anziano 75).

Gli studi notarili associati sono cinque.

Il numero di dipendenti e collaboratori presso gli studi del Distretto si attesta a 352, 14% rispetto al 2010 e nonostante il numero dei notai in esercizio faccia registrare un aumento del 12% rispetto allo stesso periodo considerato.

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