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Dagli spogliatoi

La panchina di Reja traballa: “Io mi metto in discussione ogni giorno”

La panchina di Edy Reja traballa. Per l’Atalanta è la 14esima partita senza vittoria, e la classifica continua a spaventare.

Il tecnico goriziano sa che è un momento terribilmente difficile per lui e per la sua squadra. E il perché è presto detto: “Fatichiamo a metterla dentro, e quando non segni non puoi pensare di vincere le partite – ha spiegato dopo il fischio finale del match perso 2-0 all’Olimpico con la Lazio -. Purtroppo succede da tempo, ci gira storto e non abbiamo la lucidità necessaria”.

“Commettiamo ingenuità che una squadra come la nostra non può concedere – ha continuato Reja -. Abbiamo fatto qualcosa in più della Lazio, ma per far risultato serve buttarla dentro. Pinilla? Ha preso una gomitata, aveva un occhio rosso e problemi di vista. Si sarà arrabbiato per cavoli suoi o per la sostituzione, non so. Lui sotto l’aspetto caratteriale è reattivo a certe situazioni”.

“Noi non possiamo esserci dimenticati quelli che eravamo – ha commentato ancora il tecnico nerazzurro -. Avevamo un grande vantaggio ma poi è successo qualcosa, dopo la vittoria sul Palermo. Dobbiamo ritrovare la giusta mentalità e affrontare ogni gara come l’ultima spiaggia. Soprattutto l’allenatore è a rischio dopo quattordici gare senza vittoria, mi sembra normalissimo nelle mie condizioni. Ma io mi metto in discussione ogni giorno. La società è organizzata, non capisco cosa ci sia successo”.

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