Avrebbe abusato per alcuni anni di una bambina. Per questo motivo l’ex vice parroco di un paese della Val Brembana martedì 8 marzo è finito a processo di fronte al giudice Antonella Bertoja.
Secondo quanto ricostruito dal pubblico ministero Gianluigi Dettori che si è occupato dell’inchiesta, il sacerdote avrebbe palpeggiato più volte nelle zone intime la piccola, che all’inizio della vicenda, nel 2001, aveva solo sei anni. Gli abusi sarebbero durati diverso tempo, fino al 2005.
Il prete era insegnante di religione della bambina, ma anche coordinatore dell’oratorio che frequentava. Proprio dove avrebbero avuto luogo i palpeggiamenti.
La presunta vittima si è decisa a denunciare il sacerdote solo a pochi mesi dal compimento dei 18 anni, nel 2013, dopo che un amico si era rivolto ai carabinieri per una semplice scazzottata tra ragazzi, spiegando di non aver parlato prima per timore di non essere creduta dai genitori, molto religiosi.
Accusato di violenza sessuale, l’ex vice parroco, che attualmente si trova in un convento francescano fuori dalla provincia di Bergamo, è rimasto sorpreso per la denuncia, dichiarandosi sempre completamente estraneo alla vicenda. Tanto che, difeso dall’avvocato Roberto Bruni, non ha scelto riti alternativi al processo ordinario.
Martedì in aula i primi testimoni. Alcuni ragazzi che frequentavano l’oratorio all’epoca dei fatti, hanno raccontato che il sacerdote faceva domande imbarazzanti durante le confessioni in chiesa.
Una coetanea della presunta vittima ha spiegato di essere al corrente da tempo degli abusi, ma di non aver mai parlato per una promessa fatta all’amica.
I due fratelli della ragazzina hanno aggiunto che la sorella era scoppiata in lacrime durante un servizio sulla pedofilia in televisione.