Ciak, si gira. Nella cornice del Teatro Sociale di Bergamo alta si inaugura la 34ma edizione di Bergamo Film Meeting, in compagnia del sound islandese dei “mùm”, band simbolo e icona del pop folktronico europeo.
Venerdì 4 marzo alle 21 in anteprima la loro performance live. I musicisti Örvar Smárason e Gunnar Tynes sonorizzano dal vivo e a quattro mani del film muto “Menschen am Sonntag”, un capolavoro della cinematografia muta in bianco e nero degli anni ’20. Sceneggiato da Billy Wilder con la regia di Robert Siodmak, il film precede di pochissimo il passaggio al film sonoro.
Qualche ora prima, alle 19, è andata in scena la presentazione dell’opera dell’artista lituano Deimantas Narkevicius, nella Sala alla Porta di Sant’Agostino: nel video lo spettatore assiste alla performance musicale dal punto di vista dei due cameramen, senza montaggio. Il tutto si mantiene nei canoni dell’estetica video analogica tramite l’uso di videocamere Betacam SP, il formato tipico degli anni ‘80 e dei primi anni ’90. Secondo le convenzioni della ripresa cinematografica tradizionale la cinepresa si muove verso sinistra o verso destra per mostrare una scena, ma in quanto spettatori non vediamo il movimento effettivo della macchina in quanto lo schermo – sia cinematografico che televisivo – è stabile, immobile. In questo caso l’artista sceglie di non nascondere i movimenti di macchina ma, al contrario, li sottolinea utilizzando uno schermo più grande. Per cui se la videocamera si muove verso sinistra, anche l’immagine si muove verso sinistra, e viceversa. La proiezione su due schermi crea una sensazione di ampiezza, sia a livello di spazio che di atmosfera.
Ecco qui l’intero programma del Festival
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