“Volevamo portarlo in Romania perché là è difficile trovarlo”. Hanno tentato di giustificarsi così di fronte al giudice i due rumeni arrestati lunedì 22 gennaio, dopo essere stati sorpresi a rubare 700 euro di zafferano all’Auchan di Curno.
Oltre un centinaio le confezioni che i due, V. I., 30 anni e D. M., 25 anni, si erano intascati.
O meglio, che si erano infilati nel costume da mare da donna che avevano indossato sotto i vestiti, prima di recarsi all’ipermercato.
Un piano ingegnoso, sventato però dall’intervento del personale di sicurezza dell’Auchan. Uno dei funzionari ha infatti notato i due indaffarati tra gli scaffali e ha avvertito i carabinieri di Curno, che sono arrivati sul posto e li hanno arrestati.
Entrambi incensurati, sono stati condotti nel carcere cittadino di via Gleno.
Martedì mattina il processo per direttissima, nel corso del quale i due hanno ammesso le proprie responsabilità, spiegando che avevano intenzione di portare lo zafferano in Romania dove è difficile trovarlo.
Il giudice Vito Di Vita ha convalidato l’arresto senza misure e ha aggiornato l’udienza al 9 marzo.
