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Cuccioli: quando farli uscire di casa e quando iniziare il percorso educativo

Terza puntata della nostra rubrica dedicata ai cani: la nostra attenzione si focalizza ancora una volta sui cuccioli e su come gestire i loro primi mesi di vita.

Eccoci arrivati alla terza puntata della nostra rubrica “Cani gatti e…” a cura dell’educatrice cinofila, nonché presidente dell’associazione sportiva dilettantistica “4 Zampe Arcobaleno”, Alice Zelaschi: la nostra attenzione si focalizza ancora una volta sui cuccioli, quando farli uscire di casa e quando iniziare il percorso educativo.

Molte persone aspettano di avere un problema prima di chiamare l’educatore e prima di informarsi riguardo alla crescita del proprio cucciolo.

La cosa migliore da fare sarebbe informarsi prima di avere un cane. Per sapere già cosa fare in sua presenza, piuttosto che ritrovarsi dopo qualche mese con un cucciolo adolescente instancabile e incontrollabile, il classico distruttore di oggetti…e sono certa che ne avrete conosciuto almeno uno nella vita. Nel migliore dei casi avete davanti solo un cane annoiato che ha una gran voglia di passare del tempo con voi. E soprattutto ha bisogno di svolgere attività costruttive, dimenticatevi la pallina lanciata fino allo sfinimento.

Se darete una sbirciata al mondo della cinofilia scoprirete che ci sono miliardi di altre possibilità.

Tornando ai cuccioli, prima fanno esperienza del mondo e meglio è.

Ma che tipo di esperienze?

Non sto parlando di lunghe gite al bar o al supermercato ma di esperienze costruttive per quell’esserino che avete deciso di portarvi a casa. In primis sarete voi a dover acquisire maggiori competenze in ambito cinofilo, ad esempio come comunica il vostro cane?

Sarà utile fargli incontrare cani e persone differenti in contesti ben gestiti e non abbandonarli a sé stessi e alla situazione. Fategli conoscere persone differenti per età, etnie, persone sulla carrozzella o che hanno problemi a deambulare o che gesticolano spesso, portarli sì in ambienti frequentati da persone, è importante; ma non scordatevi di portarli anche in luoghi naturali e tranquilli, svolgendo attività idonee e rigeneranti per loro (e per voi)!

Detto così potrebbe sembrare tutto piuttosto semplice, immergerli in una montagna di esperienze e il gioco è fatto. Purtroppo non è così semplice; come affrontare l’esperienza è forse più importante dell’esperienza stessa. Perciò, per dirla in breve, non basterà presentarli a tanti amici ma dovrete fare attenzione ai modi e ai tempi.

Supponete che, durante una delle vostre gite conoscitive, il cucciolo si spaventi per un rumore improvviso, lì starà a voi recuperarlo e fare sì che quell’evento da traumatico diventi costruttivo.

Ricordate: voi siete le loro guide, i loro punti di riferimento. La loro educazione è nelle vostre mani perciò, se non siete sicuri, chiedete consiglio.

E ricordatevi che ogni cane è un mondo a sé!

Purtroppo il periodo in cui dovrebbero fare maggiori esperienze coincide con i giorni durante i quali non possono uscire di casa perché non hanno fatto il richiamo del vaccino. Trovate un compromesso, parlatene con il vostro veterinario, ma non teneteli chiusi in casa per i primi mesi di vita.

Altrimenti li depriverete di esperienze fondamentali e, quando saranno cresciuti, dovrete fare il triplo della fatica per recuperare quel periodo; e non sarà comunque la stessa cosa.

Alice Zelaschi

349/4279439

Educatore Cinofilo, FICSS
www.4zampearcobaleno.com

Facebook Associazione cinofila “4 zampe arcobaleno”

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