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I dati

Bergamo, congiuntura positiva a fine 2015: anche l’occupazione respira

L'analisi del servizio studi della Camera di Commercio di Bergamo sull'andamento di industria, artigianato, commercio, servizi e costruzioni in provincia nel quarto trimestre 2015.

La produzione industriale di Bergamo, dopo l’anomala battuta d’arresto della scorsa rilevazione, mette a segno nell’ultimo trimestre dell’anno un risultato positivo sia su base trimestrale (+1%) che nel confronto tendenziale (+0,4%). Sono dati convergenti con la tendenza moderatamente espansiva che prosegue e si consolida a livello dell’intera regione (+0,5 nel trimestre, +1,9 sull’anno). L’accidentata successione dei risultati provinciali delle ultime rilevazioni condiziona in negativo il profilo medio dell’intero 2015; in compenso il cambio di passo del trimestre finale alza la “velocità d’ingresso” nel nuovo anno.

L’accentuarsi della fase positiva del ciclo è confermata dal continuo progresso dell’indicatore di diffusione della ripresa: più della metà delle industrie di Bergamo segnala incrementi della produzione tendenziale e il 37,3 per cento del totale del campione viaggia a tassi di crescita superiori ai 5 punti percentuali.

Il fatturato cresce, in uno scenario di disinflazione dei prezzi, a buoni ritmi (+1,2% nel trimestre, +2,6% anno su anno), con variazioni ancora molto più brillanti per le vendite all’estero rispetto al mercato nazionale. Gli ordinativi sono promettenti: accelerano sul fronte interno e, nonostante qualche segnale di indebolimento che compare nel dato regionale (e nell’indagine sulla produzione industriale di Istat a livello nazionale), tengono anche sui mercati internazionali.

L’occupazione, al netto della stagionalità, cresce nel trimestre finale e consente di chiudere il 2015 in pareggio, dopo tre anni consecutivi di contrazione degli addetti dell’industria.

Le previsioni delle imprese restano complessivamente improntate all’ottimismo, soprattutto per produzione e domanda estera, ma senza ulteriori progressi rispetto alla precedente rilevazione.

Segni squillanti di risveglio del ciclo emergono dalle piccole imprese dell’artigianato di produzione con variazioni ampie del +3,3% nel trimestre e del +4,3% sull’anno. Netto il miglioramento del saldo tra variazioni in aumento e in diminuzione, con una quota del 44,3% di aziende in forte crescita. Gli irraggiungibili livelli della produzione pre-crisi (e dello stesso stock di imprese in attività) non sono più utilizzabili come termine di confronto, ma è degno di nota che per il secondo anno consecutivo la dinamica produttiva dell’artigianato manifatturiero (non ancora quella occupazionale) sia positiva e in accelerazione.

Nel commercio prosegue, a Bergamo come in Lombardia, una moderata ripresa dei consumi interni. Nel commercio al dettaglio continua e si rafforza il recupero su base annua: il volume d’affari dell’intero commercio cresce del +2%.

Le imprese commerciali che segnalano un aumento tendenziale delle vendite prevalgono su quelle in difficoltà con un saldo positivo di 12,7 punti percentuali.

Nell’insieme del commercio l’occupazione al netto della stagionalità registra un incremento nell’ultimo trimestre dell’anno.

Le vendite sono in crescita per il secondo trimestre consecutivo nel settore alimentare, (+1,6%) e nel non alimentare (+2,9%) si conferma una tendenza positiva in corso da tempo. Nel commercio non specializzato il giro d’affari risultante dal campione è in crescita del +1,1%.

In miglioramento anche il quadro congiunturale nei servizi. Il giro d’affari sale del +0,9% su base annua – con variazioni più ampiamente positive nel commercio all’ingrosso e nelle attività di alberghi, bar e ristoranti – e continua ad aumentare la quota delle imprese in espansione. Anche nei servizi l’indice destagionalizzato dell’occupazione è in aumento nell’ultimo trimestre.

Infine, nelle costruzioni sembra proseguire a livello regionale un lento miglioramento, che appare più vivace nell’ultimo oscillante dato del campione provinciale. Anche a Bergamo si delinea un maggior equilibrio tra aspettative positive e negative sull’evoluzione di fatturato e occupazione.

Clicca qui per l’analisi completa: Congiuntura IV trimestre

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