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L'intervista

Giorgio Ciccarelli all’Edonè: la rinascita artistica dell’ex Afterhours

Lui è Giorgio Ciccarelli e mercoledì 3 febbraio presenterà all'Edonè di Redona i brani del suo nuovo album “Le cose cambiano”: un album che è un po' passato, presente e futuro dell'ex Afterhours

Ha suonato un po’ ovunque, Giorgio Ciccarelli: dall’Ariston al Leoncavallo. Ha suonato con gli Afterhours, certo. Ma anche con Sux!, Colour Moves, Sundowner, Echidna e Maciunas; collaborando, tra gli altri, con Mark Lanegan e Patti Smith: mica bruscolini… Un irriducibile dell’alt-rock nostrano, giunto, a 49 anni, alla sua prima esperienza solista: “Mica tanto – scherza Ciccarelli – in fin dei conti ho già pubblicato 12 LP…”.

“Le cose cambiano” – uscito nei negozi il 6 novembre 2015 per l’etichetta XXXV – è il titolo del suo nuovo album. Un titolo, verrebbe da dire, che è tutto un programma: “Dopo l’uscita dagli Afterhours mi sono ritrovato senza band e ho pensato subito al da farsi – spiega Ciccarelli -. Il nuovo album è anche questo: la conseguenza di una reazione. Quella dovuta all’allontanamento da un gruppo che ho amato, e del quale sono tutt’ora orgoglioso di aver fatto parte. In fin dei conti, dovevo scrollarmi di dosso un bel po’ della negatività dovuta a questa brutta storia”.

Alla base della rottura con il gruppo milanese – nel quale Ciccarelli ha militato dal 2001 al 2014 – alcune divergenze con il leader della band, Manuel Agnelli: “Non gli andava più di suonare con me e ha pensato bene di mollarmi, questo è il succo del discorso. Le storie d’amore finiscono, i matrimoni finiscono, ma c’è modo e modo di risolvere le cose”.

Del resto, che nulla è più certo del cambiamento lo lo diceva pure Bob Dylan… “è proprio di questo che parla l’album. Del cambiamento. Del fatto che non bisogna mai arrendersi agli eventi, specialmente se negativi. Che bisogna sempre e comunque reagire per trarre nuovi stimoli”.

Un cambiamento che porta in dote molte novità: a partire dalla collaborazione con Tito Faraci – storico fumettista e autore di varie storie per Topolino, Dylan Dog, Lupo Alberto, Diabolik, nonché dell’Uomo Ragno, Devil e Capitan America – al quale Ciccarelli ha affidato l’intera stesura dei testi: “Le parole di Tito creano un’alchimia particolare con la mia musica e portano alla nascita di un lavoro che è qualcosa più di un disco”.

Questo perché “ogni brano è stato consegnato ad un artista visivo che ne ha colto il senso e l’emozione traducendolo in immagine, illustrazione o fumetto a seconda della propria sensibilità”. Tra gli illustratori coinvolti nel progetto Paolo Bacilieri, Alessandro Baronciani, Bruno Brindisi, Claudio Calia, Giorgio Cavazzano, Alberto Corradi, Giuseppe Palumbo, Claudio Sciarrone, Sio, Sergio “Saccingo” Tanara, Tuono Pettinato, Silvia Ziche e Paolo Castaldi (quest’ultimo realizzatore della copertina dell’album). Una sorta di “colonna sonora visiva” per un album che è tutto da guardare, oltre che da ascoltare: “Il soggetto è sempre la canzone, filtrata attraverso più punti di vista: quello del musicista, dello scrittore e del disegnatore. E, ovviamente, dell’ascoltatore”.

Venga il mio regno” – quasi una dichiarazione d’intenti – è il primo singolo estratto dal nuovo album: “Mercoledì sera all’Edonè suoneremo tutti e tredici i pezzi del nuovo album, più alcune vecchie tracce dei Sux!. Sul palco ci saremo io, Gaetano Maiorano alla chitarra, Nicodemo al basso e Camillo Mascolo alla batteria. Praticamente la mia nuova band”.

Praticamente un nuovo inizio “perché, lasciatemelo dire, chi fa da sé fa per tre”. E come dargli torto…

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