A pochi giorni dall’avvio della procedura di mobilità per cessata attività, annunciata il 18 gennaio, alla Tavecchi srl di Seriate è arrivato il momento dello sciopero: è stato deciso oggi in una serie di assemblee in tutte le aziende di Arti Group, il gruppo che, oltre a Tavecchi, comprende anche Arti Grafiche, editoriale Johnson e Eurogravure (al lavoro ci sono in totale circa un migliaio di dipendenti, tra Bergamo, Seriate e Treviglio).
Braccia incrociate, dunque, per un’ora in tutte e quattro le aziende venerdì prossimo, 29 gennaio, alla fine di ogni turno: così i sindacati rispondono all’annuncio di 41 posti di lavoro a rischio a partire da marzo, cioè alla conclusione del periodo di cassa integrazione in corso.
“Ci aspettavamo di riprendere la discussione sulle prospettive aziendali dopo i mesi di cassa straordinaria che, in Tavecchi, ha coinvolto solo una minoranza di dipendenti, visto che la maggior parte dell’organico ha continuato a lavorare. Invece è arrivato l’annuncio della chiusura” avevano spiegato nei giorni scorsi Paolo Turani di SLC-CGIL, Luca Legramanti di FISTEL-CISL e Bruno Locatelli di UILCOM-UIL. “Ora avremo 75 giorni di tempo per trovare un’alternativa o tutti i lavoratori saranno licenziati”.
La preoccupazione per i 41 dipendenti di Tavecchi si aggiunge a quella per i 22 già in mobilità a seguito dell’esternalizzazione della logistica in Arti Grafiche: tra venerdì e lunedì scorso sono arrivate le lettere di licenziamento.
“Da mesi chiediamo all’azienda un confronto sulle prospettive industriali di Gruppo che, ad oggi, diventa ancora più urgente e che mai, fino ad ora, è stato svolto” concludono i sindacalisti.
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