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Istruzione

A scuola più sani e tonici con Sportiamo

Star bene è una delle sfide dei prossimi anni. Ai giovani, sempre più alle prese con sedentarietà e stress risponde Sportiamo, un programma educativo basato sul lavorare insieme e su una nuova didattica costruita con esperti di sport e alimentazione.

E’ possibile far dialogare la scuola e lo sport? Bergamo risponde a uno dei luoghi comuni del nostro modo di pensare che scuola e sport siano due mondi in antitesi con il progetto di crescita Sportiamo, firmato Imiberg, pensato per far scoprire alla generazione dagli 0 a 20 sé stessi e uno stile di vita più sano, grazie anche ad attività fisica e alimentazione corretta.

Un percorso che, martedì 19 gennaio, ha richiamato nella Sala Oggioni del Centro Congressi Giovanni XXIII esperti di salute, sport e alimentazione a confrontarsi con docenti e genitori. In prima linea contro sedentarietà e cattive abitudini alimentari, di fianco a Imiberg, Wellness Foundation, Gruppo ospedaliero San Donato Foundation e Atalanta.

Alla base del progetto un network di collaborazioni con le istituzioni locali dal Comune, all’Agenzia per la tutela della salute, al Provveditorato agli Studi e con numerose realtà sportive come la Foppa Pedretti, Cai, il CSI, il Golf Club Albenza, la Bergamo Boxe. Un dialogo tra Istituzioni, Fondazioni che operano in ambito medico e del benessere fisico, Associazioni sportive e Scuola, da cui è emerso un modo nuovo di educare, basato non solo sui libri, ma anche sul movimento.

Per la prima volta in assoluto l’Agenzia per la Tutela della Salute di Bergamo ha presentato alcuni preoccupanti dati.
“I ragazzi bergamaschi – ha detto Mara Azzi, direttore generale dell’Agenzia per la Tutela della Salute – sono sempre più sovrappeso e a rischio di diabete, malattie cardiovascolari e tumori. Uno studio che ha coinvolto 85 pediatri e 4.263 bambini di 8 e 9 anni ha evidenziato che il 26% dei maschi e il 27 % delle femmine sono in sovrappeso o obesi. E di questi Il 54 % ha almeno un genitore sovrappeso”. 

A questo grave scenario guardano con attenzione anche il Comune di Bergamo, come sottolineato in apertura dall’assessore Loredana Poli e da Patrizia Graziani, Dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Bergamo.

La scuola è il luogo in cui i ragazzi passano la maggior parte della loro giornata ed è qui che si devono creare le condizioni più efficaci per costruire una regolare attività motoria, valorizzando anche il ruolo degli allenatori sportivi e riconoscendo i benefici dell’attività fisica supportati dalle conoscenze di base e integrati fra le varie materie.

“Scuola e sport non sono mondi diversi. A 4 anni è importante iniziare un percorso con la famiglia che aiuti a fondere i mondi scuola e sport. Purtroppo, i bambini e i ragazzi di oggi non sono più abituati a giocare liberi, non fanno più quei giochi “da cortile” che aiutano alla presa di coscienza della propria corporeità in modo vario, ma si muovono solamente in momenti appositamente strutturati, specializzandosi fin da subito in una specifica disciplina che limita lo sviluppo della motricità ai movimenti necessari alla stessa”, ha commentato Maurizio Costanzi, responsabile del settore giovanile dell’Atalanta BC, ricordando le esperienze che vive, giorno dopo giorno, con i ragazzi che allena.

Testimonial del progetto è Giampaolo Bellini, capitano dell’Atalanta, che proprio il giorno in cui avrebbe dovuto intervenire al convegno per raccontare la sua esperienza di padre e di appassionato sportivo e calciatore è diventato papà per la seconda volta. Un testimonial completamente in sintonia educativa con il progetto Sportiamo, prima ancora come papà che non come calciatore professionista.

Il cambiamento nei comportamenti è necessario soprattutto considerando gli studi scientifici che attestano che, per la prima volta, le nuove generazioni potrebbero avere un arco di vita in buona salute più breve di quello dei loro genitori. La principale causa sta nel sovrappeso, nell’obesità e nel diabete.

“Ormai il 43% circa della popolazione adulta italiana soffre di obesità e sovrappeso e questo perché consumiamo sempre più spesso cibi poveri di oligoelementi ma ricchi di zucchero, sale, addensanti, additivanti e conservanti. Per questo è nato EAT, il progetto di educazione alimentare con cui diamo la possibilità ai giovani di nutrirsi in maniera corretta. A partire dai distributori EAT Alimentazione Sostenibile: l’alternativa che proponiamo rispetto al cibo-spazzatura che l’ambiente obesogeno ci offre a ogni angolo” – ha ricordato Gilda Gastaldi, medico specializzato in Igiene e Medicina preventiva del Gruppo ospedaliero San Donato Foundation.

Imiberg, infatti, è la prima scuola di Bergamo ad aderire al progetto EAT del Gruppo Ospedaliero San Donato Foundation integrandosi con il lavoro che il Comune di Bergamo e Wellness Foundation stanno portando avanti per rendere la città sempre più aperta al benessere e all’attività fisica: “Da dieci anni con Wellness Foundation e Wellness Valley lavoriamo per far scoprire ad adulti e ragazzi un nuovo modo di vivere. Un percorso iniziato dall’Emilia Romagna che ora intendiamo rafforzare a Bergamo, con l’obiettivo di renderla la prima Wellness City d’Italia. Un impegno che tutti possiamo e dobbiamo portare a termine” ha concluso Luigi Angelini, Consigliere di Amministrazione di Wellness Foundation (fondazione legata a Technogym).
Per informazioni sul progetto: http://sportiamo.scuoleimiberg.it/

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