Claudio Salvagni, avvocato di Massimo Bossetti, sotto processo con l’accusa di essere il killer della giovanissima Yara Gambirasio, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “Legge o giustizia”, condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
“Non è certo la difesa che ha voluto alzare i toni dello scontro – ha spiegato Salvagni -, noi stiamo solo cercando di dimostrare con dati scientifici e con ragionamenti logici come le accuse siano fondate sul nulla. Se non per quell’aspetto del dna che dovrà ancora essere discusso. Quando non si hanno argomentazioni tecniche si scade nel personale. Stupisce che siano stati spesi i soldi dei contribuenti per fare indagini sui consulenti della difesa. Non è il processo ai consulenti della difesa, è il processo a Massimo Bossetti. Tutti ricordiamo il giorno dell’arresto di Bossetti quello che disse il ministro dell’interno Alfano. Questo processo nasce e si sviluppa sotto questa luca. E’ sotto gli occhi di tutti come quest’uomo e la sua intera famiglia sono stati massacrati. Anche qualora fosse assolto, i segni indelebili di questo massacro resteranno sulla pelle della moglie, dei figli e di tutta la famiglia. Chi ha detto che Bossetti è l’assassino dovrà chiedere scusa, ma non credo che le scuse basteranno”