Anche due bergamaschi sono stati convocati dal magistrato nell’ambito dell’inchiesta bresciana legata a una persona sieropositiva che per vendetta ha tentato di contagiare giovani e giovanissimi, contattandoli in chat e offrendo loro denaro per incontri sessuali.
Non si esclude peraltro che possano essere molti di più i ragazzi orobici, anche minorenni, che rischiano di essere infetti dal virus dell’Hiv.
Intanto, con le pesantissime accuse di prostituzione minorile e tentate lesioni, la polizia locale di Montichiari ha arrestato l’untore: un 55enne di Collebeato.
Un fermo che ha sconvolto gli stessi agenti che nella sua abitazione hanno trovato un certificato medico che non lasciava alcun dubbio: l’uomo, C.T., invalido civile, è affetto da Hiv ed essendo pienamente cosciente di ciò, per sua stessa ammissione voleva contagiare il maggior numero possibile di ragazzi.
Un modo, a suo dire, per riscattarsi dalla cattiva sorte che lo aveva condannato al virus dopo un rapporto occasionale: così offriva denaro a ragazzi, alcuni anche minorenni, per avere rapporti sessuali non protetti, adescandoli in rete lanciando annunci in chat erotiche.
Ma l’inchiesta si è allargata: nel mirino degli inquirenti anche un perito informatico di 41 anni, pure lui finito in cella, e tre altri bresciani denunciati a piede libero.