Dopo un anno di battaglia commercianti, residenti e amministrazione comunale sono pronti a sedersi attorno allo stesso tavolo per cercare di trovare un soluzione condivisa ai disturbi legati alla movida in borgo Santa Caterina.
Il riassunto delle puntate precedenti: un anno fa l’ordinanza emanata dal sindaco Giorgio Gori è stata sospesa dal tribunale amministrativo, Palafrizzoni ha seguito le indicazioni dei giudici con lo studio e l’approvazione di un nuovo regolamento comunale (leggi qui tutte le prescrizioni) a cui poi è seguito un nuovo contenzioso legale da parte degli esercenti vinto dal Comune di Bergamo.
Ora si tenta nuovamente la strada del dialogo grazie al nuovo organo di monitoraggio, così come viene chiamato nella delibera, previsto nel regolamento approvato a giugno 2015. Ne faranno parte Filippo Caselli in rappresentanza di Confesercenti, Giorgio Lazzari in rappresentanza di Ascom, Tullia Valsecchi per il comitato dei residenti di borgo Santa Caterina, Massimo Cereda in rappresentanza degli esercenti, il funzionario del Comune Lorella Vavassori e Niccolò Carretta, consigliere comunale della lista Gori e attento al tema fin dalla campagna elettorale.
Il tentativo di ricucire i rapporti tra commercianti (soprattutto proprietari di bar) e residenti non sarà facile, soprattutto dopo anni di accuse rivolte a vicenda. Per l’amministrazione è un banco di prova importante: “E’ importante tenere un confronto periodico tra tutte le parti in causa – spiega Carretta – per gestire le situazioni più critiche a 360 gradi. Perché la via del confronto è sempre auspicabile e utile. Il tutto confermando la positività del regolamento, anche alla luce della recente sentenza del Tar, a dimostrazione che nei mesi passati abbiamo svolto un lavoro complicato, ma efficace dopo gli anni persi dalla precedente amministrazione”.
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