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La proposta

“Inquinamento e qualità della vita, serve un ticket per limitare l’accesso in centro a Bergamo”

Gianfranco Benzoni, ingegnere, esperto di tematiche ambientali, presidente dell'assemblea cittadina Pd, prova a dare qualche spunto. Lo fa ora come ha sempre fatto negli ultimi anni, anche se finora non è stato ascoltato.

“Un’area centrale in città con accesso limitato con ticket per i non residenti a Bergamo. Se non ora quando?” Nel mare di commenti in merito all’emergenza smog non sono molte le proposte programmatiche lanciate da ha l’onere di decidere il futuro delle città. Le targhe alterne sono state scelte per tamponare una situazione disastrosa, ma per migliorare la qualità dell’aria servono interventi di lungo raggio.

Gianfranco Benzoni, ingegnere, esperto di tematiche ambientali, presidente dell’assemblea cittadina del Partito democratico, prova a dare qualche spunto. Lo fa ora come ha sempre fatto negli ultimi anni, anche se finora non è stato ascoltato.

“Ho portato tante ipotesi sia nella discussione all’interno del partito che durante l’ultima campagna elettorale. Non dico di avere le soluzioni all’inquinamento globale, ma credo che limitare il traffico sia una strada giusta. Ecco perché propongo accesso limitato con ticket per i non residenti a Bergamo (tipo area C a Milano, ndr) e un nuovo piano generale di viabilità al passo con i tempi – spiega Benzoni -. E’ parecchio che porto avanti queste proposte, ma con scarso successo. In campagna elettorale la limitazione del traffico è stata stracciata perché ritenuta eccessiva”.

Martedì a Bergamo i pm10 sono scesi rispetto ai picchi di lunedì, ma sono sopra la soglia limite. A Milano invece sono aumentati nonostante il blocco totale del traffico. “Sono numeretti, di cui ora parlano tutti. Le centraline fanno la media, compresa la notte, quindi il dato è molto relativo. Il vero problema è per le persone che camminano e respirano aria inquinata. Limitare il traffico non serve solo a limitare lo smog, ma anche ad aumentare la qualità della vita. Mi rendo conto che la soluzione non è dietro l’angolo. Le occasioni per discuterne, in passato, non sono mancate e ora siamo nel pieno dell’emergenza. I primi anni di mandato, per un’amministrazione, sono quelli più favorevoli perché si possono prendere provvedimenti lungimiranti che all’inizio potrebbero scontentare qualcuno. Poi la questione non va affrontata solo a livello cittadino”.

E a proposito di livello provinciale, il consigliere di via Tasso Pierangelo Manzoni, vicesindaco di Solza, invita gli amministratori ad intervenire subito sul fronte inceneritori. “Abbiamo un’occasione unica, credo difficilmente ripetibile, condizioni favorevoli e quindi da saltarci addosso e non mollare la preda finchè acquisita. Pensate a come cambierebbe la mobilità con il raddoppio della tratta Ponte San Pietro – Montello con un servizio di metropolitana leggera e perché non spingersi fino ad arrivare a Calusco? In questi giorni (proprio in questi giorni!!!) diversi amministratori stanno facendo cadere l’impegno di Italcementi di ripristinare il raccordo ferroviario, convogliando su altro le risorse, facendo in modo che non via sia nessuna diminuzione di camion dalla strada! Nessuno sembra riesca ad imporre ad Italcementi di installare un filtro DeNox come ha già fatto a Rezzato (e chi sono a Rezzato? amministratori più dotati di attributi?). Un filtro DeNox che abbatterebbe del 50% le emissioni di Nox dal camino che secondo Legambiente è responsabile di un terzo di tutte le emissioni di NOx della provincia di Bergamo, al netto di quelle da traffico! Eccoli qui gli interventi strutturali, leoni da tastiera, amministratori locali! Cosa facciamo? Ci rivediamo alla prossima “emergenza”?

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