E’ stata condannata a 14 anni con rito abbreviato Rahma El Mazhouzi, la trentasettenne marocchina accusata di aver ucciso a coltellate il connazionale Hassan Mohsouri (nella foto), 31enne disabile affetto da distrofia muscolare, in un hotel di Trescore Balneario la notte del 31 dicembre 2014.
L’uomo era stato trovato in una stanza dell’albergo della Torre dopo che la stessa trentasettenne aveva invitato i dipendenti della struttura a chiamare i carabinieri: una volta giunti sul posto gli uomini dell’Arma lo avevano trovato in un letto privo di vita, accoltellato a morte e poi rivestito.
La donna aveva subito ammesso le proprie responsabilità, spiegando il proprio gesto con un improvviso raptus: in seguito ad un rifiuto, sembra alla richiesta di convolare a nozze, con un coltello da cucina aveva inferto alla vittima una trentina di coltellate fatali.
In un secondo momento, su richiesta del proprio avvocato difensore, la donna era stata sottoposta ad una perizia psichiatrica eseguita dal dottor Massimo Biza, nominato dal gip Raffaella Mascarino, che aveva però dato esito negativo: secondo il parere del medico la trentasettenne era e rimane perfettamente in grado di intendere e di volere.
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