• Abbonati
La richiesta

Processo Bossetti, gli avvocati chiedono i domiciliari con braccialetto

“Chiediamo alla Corte di concedere all’imputato gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico”.Colpo di scena al processo a Massimo Giuseppe Bossetti. Al termine dell’udienza di lunedì 21 dicembre gli avvocati del carpentiere di Mapello hanno presentato istanza di scarcerazione.

“Ci sembra il momento adatto per chiedere alla Corte che la misura restrittiva dell’imputato possa essere tramutata negli arresti domiciliari con braccialetto elettronico – le parole di Paolo Camporini, uno dei due legali – .

Lo chiediamo in base a quanto emerso finora nel corso del processo, e in base alla legge 47 del 2015, che modifica le pene restrittive per questi reati”.

Gli avvocati di Bossetti hanno poi consegnato alla Corte una lettera in cui Marita Comi, moglie dell’imputato, spiega di essere disponibile ad accoglierlo a casa.

Il pubblico ministero Letizia Ruggeri si è opposta alla richiesta.

La Corte presieduta dal giudice Antonella Bertoja ha ora cinque giorni per valutare la richiesta.

Enrico Pelillo, legale di Maura Panarese, mamma di Yara Gambirasio, si è detto “sconvolto” dalle parole usate dai due legali di Bossetti. “L’imputato e la vittima appartengono a mondi diversi — le parole dell’avvocato in aula —. Il primo è vivo, Yara è invece al Creatore”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI