“La sera della scomparsa di Yara vidi un furgone chiaro a tutta velocità fuori dalla palestra di Brembate Sopra”.
Lo ha confermato in aula Federico Fenili, il 49enne di Valbrembo che la sera del 26 novembre del 2010 stava accompagnando la figlia al corso di nuoto al centro sportivo di Brembate.
Fenilli è il testimone più atteso dell’udienza di venerdì 18 dicembre del processo a Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello unico imputato per il brutale delitto di Yara Gambirasio.
Fenili, già sentito diverse volte dagli inquirenti, di fronte alla corte d’Assise presieduta dal giudice Antonella Bertoja, ha confermato quanto aveva dichiarato: “Stavo portando la mia bambina al corso di nuoto alla palestra di Brembate. Mentre stavo parcheggiando l’auto, dal lato opposto ho visto arrivare un furgone chiaro a tutta velocità. Erano le 18,40, lo ricordo bene perché ero in ritardo».
Claudio Salvagni e Paolo Camporini, legali di Bossetti, hanno criticato la deposizione di Fenilli sia sull’orario dell’avvistamento, che sul colore del furgone e la distanza da cui lo avrebbe visto.