Bene il direttore generale dell’ospedale Papa Giovanni di Bergamo, Carlo Nicora, male quello di Treviglio Cesare Ercole. Bene anche la leader dell’Asl di Bergamo Mara Azzi.
Sono i risultati dei test psico-attitudinali a cui la Regione Lombardia ha sottoposto i manager della sanità prima di procedere alle 40 nomine che il leader del Pirellone Roberto Maroni effettuerà nei prossimi giorni.
Si annuncia così una vera rivoluzione ai vertici della sanità lombarda: in pratica degli attuali 49 ne saranno confermati soltanto una quindicina, alcuni vanno in pensione, molti altri non sono risultati idonei dopo la prova per verificare le loro capacità, prova che il governatore ha voluto in nome della meritocrazia e che di fatto va a eliminare moltissimi dei fedeli al precedente leader Roberto Formigoni.
Non certo Carlo Nicora che, non solo ha superato il test ma riceve riconoscimenti e in passato si è parlato di lui come super-manager per la sanità lombarda.
in terra bergamasca si fa valere anche Mara Azzi, direttore dell’Asl, pure ritenuta una punta di diamante nella sanità.
Esclusi dopo il quiz anche amici dei leghisti eccellenti, come Cesare Ercole alla guida dell’ospedale di Treviglio, o Cristina Cantù, ex assessore alla Famiglia e lady di ferro del Carroccio.
Bocciati Pietro Caltagirone, da vent’anni al timone della Sanità e i vertici degli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs), la culla della ricerca lombarda: Angelo Cordone, Gaetano Cosenza; non ce la fanno Armando Gozzini, Giorgio Scivoletto, Daniela Troiano, Enzo Brusini, Giovanni Michiara, Ermenegildo Maltagliati, Danilo Gariboldi, Simonetta Bettelini, Marco Votta (Desenzano del Garda).
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