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L'operazione

Ricambi per auto contraffatti dalla Cina: denunciato imprenditore di Leffe fotogallery

Centinaia di ricambi per auto contraffatti, importati dalla Cina, che potevano diventare pericolosissimi per la sicurezza stradale: un primo sequestro nell'area Cargo dell'aeroporto di Malpensa, poi la perquisizione a Leffe.

Centinaia di ricambi per auto contraffatti, merce pericolosa per la circolazione stradale in quanto non in grado di garantire lo stesso standard di sicurezza di quelli “originali” che forniscono le case madri, venivano importati dalla Cina a Leffe: li hanno scoperti i militari della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “True False”, durante la quale sono stati posti sotto sequestro 170mila articoli non conformi alla normativa.

Tra questi anche ricambi per auto appunto, destinati ad un’attività economica di Leffe, alla quale i baschi verdi sono arrivati dopo un sequestro eseguito nell’area Cargo dell’Aeroporto di Malpensa: una volta identificato l’effettivo destinatario della spedizione è scattata la denuncia a piede libero dello stesso per introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi.

Nel corso degli ultimi mesi si sono ulteriormente intensificati i controlli operati dalla Guardia di Finanza sulle spedizioni in arrivo all’aeroporto milanese finalizzati al contrasto del fenomeno della contraffazione dei marchi e a tutela del sistema produttivo nazionale.

Gli sforzi profusi dalle Fiamme Gialle hanno permesso di ottenere anche un ulteriore importantissimo risultato, la salvaguardia della sicurezza e della salute del consumatore finale, in quanto non vi è alcuna garanzia circa la corrispondenza ai parametri di sicurezza tra i prodotti contraffatti e quelli legali.

Nel corso dell’operazione, realizzata anche in collaborazione con il locale ufficio dell’Agenzia delle Dogane, sono stati sequestrati anche un centinaio di test gravidanza made in Cina e quindi privi di ogni minimo controllo dal punto di vista sanitario e 40 persone sono state segnalate alle competenti Autorità Giudiziarie.

Analizzando attentamente le aree di provenienza della merce oggetto di sequestro, fra quelle più a rischio sono risultate sicuramente quella cinese e quella greca: la prima legata essenzialmente alla produzione, mentre quella ellenica specializzata nella commercializzazione sia nel nostro Paese che sul mercato europeo. Da un’analisi dei dati acquisiti in ambito aeroportuale, negli ultimi tempi è stato accertato un notevole incremento del mercato relativo ad una moltitudine di articoli di largo consumo fra i quali giocattoli, luminarie, addobbi natalizi, etc. di scarsa qualità, non rispondenti agli standard di sicurezza e nocivi per la salute dei consumatori.

Una delle più significative e per certi aspetti singolari attività poste in essere nell’ambito dell’operazione in parola è stata l’esecuzione, analogamente a quanto accade in tema di contrasto al traffico internazionale di stupefacenti, di una “consegna controllata” in materia di contraffazione, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, nella quale i militari hanno seguito “passo-passo” la consegna della merce avvenuta nel comune di Abbiategrasso (MI), permettendo l’identificazione dei reali destinatari, sottoponendo a sequestro l’intera spedizione composta da oltre 15.000 pezzi tra capi di abbigliamento ed accessori contraffatti e con la denuncia a piede libero dei responsabili dell’illecita attività.

Inoltre, presso l’Area Cargo dell’aeroporto è stata rinvenuta una spedizione proveniente dalla Colombia e destinata a Teramo contenente 32 opere d’arte contraffatte (8 a firma di Mirò e 24 a firma di Picasso) tutte sottoposte a sequestro con contestuale denuncia del responsabile.

Ulteriori attività di indagine hanno portato al sequestro su tutto il territorio nazionale di oltre 600 articoli, tra orologi di marchi di lusso, nonché al sequestro di centinaia di pezzi tra accessori per auto e telefonia. La Guardia di Finanza mantiene alto il livello di attenzione, nella consapevolezza del danno che la contraffazione arreca all’economia legale, ma soprattutto salute e alla sicurezza dei cittadini.

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