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Bergamo

Fava inaugura GourmArte: “Legare tradizione a cucina per sostenere l’agricoltura”

L'assessore regionale all'Agricoltura all'inaugurazione dell'edizione 2015 di GourmArte alla Fiera di Bergamo: “Questa è la vera promozione, che si fa affrontando il pubblico, qui c'è il modello del cibo di Lombardia, e non solo, fatto da chi  lo produce, lo trasforma e lo propone”

"Questa è la vera promozione, che si fa affrontando il pubblico, qui c’è il modello del cibo di Lombardia, e non solo, fatto da chi  lo produce, lo trasforma e lo propone. In una modalità molto suggestiva, a contatto con i produttori e con uno spazio di ristorazione che garantisce a tutti libero ed eguale accesso. Il cibo è cultura, produrre cibo nel nostro paese e’ fare cultura, e’ la storia della civiltà occidentale, legata indissolubilmente a culture e tradizioni dei diversi territorio". Lo ha sottolineato l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, inaugurando sabato 28 novembre alla Fiera di Bergamo l’edizione 2015 di ‘Gourmarte’.

Protagonisti fino al 30 novembre gli artigiani del gusto, insieme ai cuochi, ma anche i piccoli produttori; in degustazione oltre 100 prodotti, un ‘occasione unica per incontrare i produttori e apprenderne le storie tra i diversi stand. Storie sempre fatte di passione, dedizione, conoscenza e rivalutazione del valore del cibo come elemento culturale di un territorio.

"Noi abbiamo bisogno di continuare a promuovere il nostro territorio attraverso la nostra capacita’ di produrre e trasformare il cibo, – ha insistito Fava –  in un momento in cui facciamo i conti con una crisi tra le più pesanti degli ultimi decenni, in un contesto agroalimentare, tuttavia, in crescita: di quasi un punto e mezzo percentuale nel 2014 rispetto al 2013, mentre  crescono le esportazioni di due punti e mezzo, aumentano i fatturati ma crolla la marginalità di chi produce le materie prime. Ciò significa che c’è una componente speculativa che rischia di avere il sopravvento su chi  lavora e produce".

A Gourmarte la selezione dei prodotti è rigorosa: ogni artigiano del gusto che espone viene individuato per uno specifico prodotto,  offerto a tutti in degustazione, ritenuto eccellenza assoluta per la sua categoria. Vengono cosi’ valorizzate realtà di dimensioni e prodotti dalle caratteristiche differenti: dal Torrone all’Antica della Pasticceria Morlacchi, la Mostarda di agrumi di Fredo, il Roccolo Valtaleggio di CasArrigoni, il pregiato caviale di Calvisius, lo Jamon iberico de Bellota Pata Negra de la Fenice, il Melogranello di Quadigex, il vino Solesta 2013 Terre Lariane Igt del La Costa, o la Barone Pizzini, selezionata perchè pioniere de biologico in Franciacorta. MODALITA’

 "Se noi riuscissimo a legare maggiormente la cucina alla tradizione, credo faremmo un favore alla nostra economia, fatta di zootecnia, di tante specialità, cibi e cose differenti – ha ricordato Fava -. Cose che a volte arrivano al pubblico con un messaggio distorto, come e’ accaduto recentemente per quanto denunciato, in maniera imprudente, sulle carni rosse".

"Abbinare le produzioni in un percorso fieristico, semplice ma efficace, alla somministrazione è una modalità comunicativa di successo, che replichiamo ogni anno perchè funziona. Mi auguro – ha detto in conclusione l’assessore –  che anche le prossime edizioni possano confermare quello che e’ diventato un appuntamento per Bergamo nel rappresentare tutto quello che c’è di buono nel territorio".

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