Sembra un macabro scherzo del destino ma non lo è: nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne un uomo a Perugia ha ucciso la moglie tra le mura di casa, imbracciando il fucile da caccia e sparandole un solo colpo fatale mentre in casa c’era anche il figlio di 6 anni.
L’uomo, un 40enne perugino, subito dopo ha chiamato il 112: “Venite, è successa una cosa grave a mia moglie..”. Prima di riagganciare, però, l’operatore l’ha incalzato, chiedendo cosa fosse successo e ottenendo infine la confessione dell’omicidio.
La vittima è Raffaella Presta, avvocato 40enne originaria della provincia di Brindisi: secondo gli inquirenti i due coniugi, sposati da una ventina d’anni, non avrebbero mai avuto in passato particolari dissidi. I carabinieri intervenuti sul posto hanno parlato di “futili motivi”, forse legati alla gelosia, ma ogni ipotesi sulle motivazioni del delitto rimane tuttora aperta.
L’uomo, assistito dall’avvocato Luca Maori, in procura non avrebbe proferito parola durante l’interrogatorio in procura ed è stato poi condotto nel carcere di Perugia.
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