Con un focus sulla città di Bergamo, la ricerca si propone di indagare la complessa interazione fra i comportamenti e le esigenze delle persone, e le nuove modalità di trasporto in ambienti costruiti e in continuo cambiamento, aprendo opportunità di progettazione e sviluppo anche inattese, così come stimolando nuovi input per sviluppi urbani innovativi a diversi livelli. In questo contesto, Bergamo si presenta come un modello e un “prototipo” ideale per testare interventi eventualmente replicabili in altre città di medie dimensioni in Europa e in contesti simili. “Urban Mobility and Analysis ” è una delle sei aree tematiche affrontate da REAL Cities – Bergamo 2.035 | Smarter Citizens, il programma di ricerca dell’Università degli Studi di Bergamo che si avvale della collaborazione scientifica della Graduate School of Design (GSD) della Harvard University e del sostegno della Fondazione Italcementi.
Il progetto Bergamo 2.035, avviato a gennaio 2013, prevede la collaborazione tra studenti, ricercatori e docenti e la reciproca mobilità di studenti dei diversi atenei. La prospettiva di ricerca trova la sua motivazione nella volontà comune di indagare e analizzare i principali trend e scenari che caratterizzeranno il modello Smart City nei territori urbani e rurali dei prossimi decenni, individuare delle possibili soluzioni per sperimentarle in forma prototipale in laboratorio e, successivamente, come progetti pilota direttamente sul territorio bergamasco.
URBAN MOBILITY AND ANALYSIS
La sfida posta dallo sviluppo sostenibile nelle zone urbane è grande: si tratta di conciliare, da un lato, lo sviluppo economico delle città e l’accessibilità del loro territorio e, dall’altro, la qualità della vita e la tutela dell’ambiente. È di fronte a queste problematiche che il progetto Bergamo 2.035 intende confrontarsi, al fine di incentivare la ricerca di soluzioni innovative in materia di trasporto urbano che permettano di rendere le nostre città più agibili, più accessibili, più sicure e meno inquinate. L’attività di ricerca, rafforzata dal ricco contributo offerto dagli attori territoriali che hanno interagito con il progetto, si fonda sulla promozione di una mobilità sostenibile che sia componente portante della qualità della vita urbana, in un quadro territoriale articolato e dinamico come quello bergamasco.
“Urban Mobility and Analysis” è la tematica scelta da Bergamo 2.035 per questo nuovo anno accademico 2015-2016.
Tre le aree di ricerca attivate:
1. Mobilità sostenibile nella città universitaria
L’Università di Bergamo costituisce un polo generatore di flussi di mobilità localizzati in diverse aree del contesto bergamasco (dalla città storica al centro novecentesco sino alla conurbazione esterna). Agire su questo sistema può contribuire alla riduzione degli impatti (traffico ed emissioni). Obiettivo dell’attività di ricerca: analizzare le dinamiche con diverse metodologie innovative e studiare soluzioni di mobilità sostenibile dedicate a chi vive la città universitaria.
2. Mobilità dolce e paesaggio urbano
Oltre che sulle forme di spostamento motorizzate è importante porre attenzione anche sul ruolo di pedoni e ciclisti in contesti urbani complessi, sulle condizioni in cui tali spostamenti avvengono e sul ruolo che il paesaggio urbano (costruito e/o rappresentato) gioca nel determinare il benessere dei cittadini, le loro abitudini e scelte di mobilità. Obiettivo dell’attività di ricerca: Individuare soluzioni creative o nuove tecnologie. che possano promuovere la diffusione di queste pratiche di mobilità e migliorare il benessere individuale e ambientale.
3. Scenari driverless e innovative delivery solutions
Da visioni futuristiche ad applicazioni già in fase di sperimentazione, l’utilizzo di driverless cars o di droni costituisce un fiorente ambito di studio sia dal punto di vista ingegneristico e informatico (gestione di big data, sensori, ict e internet of things) sia sul fronte della pianificazione urbana e logistica (modelli di utilizzo, impatti e opportunità), nonché sul piano individuale (comportamenti e dinamiche psicologiche).
Obiettivo dell’attività di ricerca: analizzare il grado di accettabilità di nuove soluzioni, la loro sostenibilità e individuare possibili sperimentazioni nel breve termine.
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