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Bergamo

“Europa, Italia, sinistra” Al Mutuo Soccorso incontro con Cofferati e Fratoianni

Mercoledì 18 novembre al Mutuo Soccorso si tiene l'incontro "L'Europa, l'Italia, la sinistra". Intervengono Sergio Cofferati (europarlamentare) e Nicola Fratoianni (deputato e coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà). Prima del dibattito il coordinamento nazionale delle RSU Italcementi illustrerà i termini e i contenuti della vertenza Italcementi.

Alla sala del Mutuo Soccorso di Bergamo si tiene l’incontro "L’Europa, l’Italia, la sinistra". Intervengono Sergio Cofferati (europarlamentare) e Nicola Fratoianni (deputato e coordinatore nazionale di Sinistra Ecologia Libertà).

L’appuntamento è mercoledì 18 novembre alle 21. Il dibattito sarà preceduto dall’intervento di Luciana Fratus a nome delle segreterie generali di Feneal – Federazione nazionale lavoratori edili affini e del legno, Filca – Federazione italiana lavoratori costruzioni e affini e Fillea – Federazione italiana lavoratori legno ed affini della Provincia di Bergamo e del coordinamento nazionale delle RSU (Rappresentanza sindacale unitaria) Italcementi che illustrerà i termini e i contenuti della vertenza Italcementi – Heideberg in atto e le proposte che il movimento sindacale ha formalizzato. Modera Franco Cattaneo (Eco di Bergamo). L’iniziativa è promossa da Sinistra Ecologia e Libertà Bergamo.

Gli organizzatori spiegano: "Esiste oggi un tema per noi ineludibile: come uscire del pantano, non tanto come uscire noi, ma come far uscire la sinistra affinchè sulla scena politica possa competere una seria, affidabile proposta politica di cambiamento a cui il Partito democratico ha evidentemente rinunciato. La nostra missione era e rimane quella di riaprire la partita ovvero di contribuire alla costruzione di un soggetto politico della sinistra autorevole, popolare e in grado di essere vera alternativa di governo. La partita più grande è quella europea ed è lì che deve essere portato il confronto e le ragioni della nuova sinistra. Non è possibile confrontarsi sui temi dell’oggi se non si da alla discussione un respiro quanto meno europeo nella consapevolezza, tuttavia, della crisi delle Istituzioni dell’Unione Europea, a partire dal deficit democratico che appare sempre più evidente. Tale crisi non si risolve se non si affrontano i temi della rinegoziazione dei Trattati, del cambiamento radicale delle regole che sono poste a fondamento dell’attuale architettura istituzionale europea perché non sia la finanza e la fede al liberismo in una logica esclusivamente mercantilista la ragione della sua esistenza e perché l’austerity non sia l’unica politica che l’Europa sia in grado di praticare e le Banche non siano gli unici interlocutori politici a cui rivolgersi".  

Un cambiamento a livello europeo, in questa direzione, diviene strategico: "I capisaldi della Nuova Europa o di quella che vorremmo e che dovremmo essere impegnati a realizzare dovrebbero essere la democrazia, le libertà individuali, la coesione sociale. In questo senso probabilmente la partita vera è costruire una piattaforma europeista fondata sull’aspirazione a costruire quegli Stati Uniti d’Europa in cui la democrazia prende il posto delle burocrazia e gli interessi e le aspirazioni dei cittadini europei prendono il posto della finanza e delle logiche fideistiche del liberismo. La partita è quella e noi dall’Italia dovremmo guardare a quello che è successo in Grecia, a quello che è successo in Spagna, in Portogallo ma anche quello che succede nel Labur Party in Gran Bretagna". Gli organizzatori concludono: "Si tratta di mettersi a favore del vento che sta spingendo in particolare dal sud dell’Europa. Si tratta di raccogliere quei semi che quel vento porta, di semi di democrazia prima di tutto, ma anche di semi di uguaglianza e di libertà i cui frutti restituiscano al lavoro la dignità che le riforme, imposte ai Paesi del sud Europa, Italia inclusa, stanno togliendo, assicurino adeguati livelli di protezione sociale rispetto ai tagli che il welfare sta subendo e ai livelli di povertà che il continente sta conoscendo e consentano di riconoscere a tutti a tutte nella loro pienezza ogni libertà individuale. La partita la dobbiamo giocare su questi temi in Europa e in Italia nella consapevolezza che non esistono scorciatoie. Le legge di stabilità che il governo Renzi ha proposto al Paese non risolve i problemi dell’Italia e rappresenta l’ennesima conferma di quali siano le scelte di politica economica di questo governo e quali interessi economici voglia rappresentare. Se la scelta di costituire un gruppo parlamentare unico della sinistra per promuovere uno schieramento della buona politica in Parlamento è un passaggio importante, è necessario costruire uno schieramento della buona politica anche  nel Paese".

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