"Sbirri sulla Villa d’Almè-Dalmine", "Pola con autovelox a Seriate". Sono solo un paio dei post pubblicati sulla pagina Facebook del gruppo "Posti di blocco Bergamo in tempo reale" che conta circa oltre 800 iscritti.
Una pagina realizzata, come dice il nome stesso, per mettere in guardia gli automobilisti bergamaschi sui posti di blocco delle varie forze di polizia sulle strade della nostra provincia.
Il meccanismo è semplice: quando uno degli utenti iscritti passando per una delle nostre strade vede appostata una pattuglia di polizia, appena può scrive un annuncio sul gruppo in cui indica luogo e quale tipo di controlli sono in corso nella zona, come alcol-test o autovelox.
Un fenomeno diffuso non solo a Bergamo e provincia (c’è anche la pagina "Posti di blocco Isola Bergamasca", che però ha solo 16 membri) ma anche in molte altre città d’Italia.
Ma se per gli automobilisti questi gruppi sono un’autentica manna del cielo, tra gli agenti non hanno riscosso lo stesso entisiasmo, tanto che si stanno preparando esposti alla magistratura, in quanto rischiano di rendere vani tutti gli interventi preventivi contro gli incidenti, proprio in un momento in cui le statistiche segnalano una crescita delle vittime della strada nei centri abitati.
A Padova, per esempio, dove la pagina "Posti di blocco" conta ben 15mila fan, la Polizia Stradale ha annunciato l’intenzione di presentare un esposto alla Polizia Postale e alla procura della repubblica per ottenere l’oscuramento del sito.
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