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Politica

Capelli (Ncd): “Se Maroni smentisce Salvini con i fatti noi rimarremo fino alla fine”

"Alfano? Inutile e cretino”. “Salvini? Un quaquaraquà”. Il botta e risposta a distanza tra il leader della Lega Nord Matteo Salvini e quello del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano ha creato non poco imbarazzo in Regione Lombardia. Angelo Capelli però è fiducioso.

"Alfano? Inutile e cretino”. “Salvini? Un quaquaraquà”. Il botta e risposta a distanza tra il leader della Lega Nord Matteo Salvini e quello del Nuovo Centrodestra Angelino Alfano ha creato non poco imbarazzo in Regione Lombardia, dove le due forze politiche governano insieme. Il presidente Roberto Maroni ha provato a gettare acqua sul fuoco delle polemiche, ma Roberto Formigoni in un’intervista a La Stampa ipotizza una spaccatura definitiva. "Beh, se la linea è quella emersa domenica, sarà difficile continuare insieme – ha spiegato l’ex governatore -. La nostra maggioranza si regge sugli accordi del 2013, su un programma moderato, riformatore, popolare, in continuità con le mie giunte. Ora ci sembra che Maroni abbia cambiato idea, visto che parla di “una giornata importante” e di “una svolta”. Dunque anche per lui siamo dei traditori? Anche lui considera Alfano un cretino?".

Angelo Capelli, consigliere regionale del Nuovo Centrodestra, è convinto che sulla base del lavoro fatto negli ultimi mesi si possa continuare a governare insieme al Carroccio. “Il Nuovo Centrodestra vuole farsi carico del bisogno di riforme che il paese non ha mai ricevuto – spiega Capelli -. Lo stiamo facendo al governo e lo abbiamo fatto anche in Regione Lombardia. Maroni ha riconosciuto il nostro ruolo su temi molto importanti come la riforma della Sanità, quella del Turismo e anche dell’Artigianato. Il presidente deve molto dei suoi contenuti all’azione di governo fatta da noi. Se lavoriamo per costruire, come abbiamo fatto finora, noi ci siamo e ci saremo”.

Le parole di Salvini sul palco di Bologna però hanno lasciato il segno. “Sono assolutamente non condivisibili – continua Capelli -. Il palco di Bologna, di fatto, ha sancito il passaggio di consegne tra Berlusconi e Salvini. Forza Italia ha fatto una scelta ben precisa, sostenendo un partito con una forte posizione anti europeista. Maroni ha preso le distanze dalle parole forti di Salvini, pur riconoscendo la linea politica. A questo punto credo che sia un problema interno alla Lega Nord”.

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