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Bergamo

“Non volevo ucciderlo” Ma resta in carcere il barista di via Moroni

Il 56enne ivoriano Guillaume Meles Djedje, il titolare del bar Socraf ha provato a spiegare che l'uomo gli si è gettato addosso con una bottiglia rotta in mano, proprio mentre lui ha preso in mano il coltello. Ma il gip non ha creduto alla sua versione dei fatti e ha convalidato l’arresto

Resta in carcere il 56enne ivoriano Guillaume Meles Djedje, il titolare del bar Socraf di via Moroni che venerdì notte ha ucciso con una coltellata il 33enne senegalese Amadou Papa Diouf. Lo ha deciso gip Bianca Maria Bianchi dopo l’interrogatorio di lunedì mattina in carcere.

L’immigrato ha provato a spiegare che l’uomo gli si è gettato addosso con una bottiglia rotta in mano, proprio mentre lui ha preso in mano il coltello, e che non voleva uccidere.

Ma il giudice per le indagini preliminari non ha creduto alla sua versione dei fatti e ha convalidato l’arresto, disponendo la misura della custodia cautelare in carcere, per il pericolo di reiterazione del reato.

Sempre nella mattinata di lunedì, il questore di Bergamo, Girolamo Fabiano, ha inoltre notificato al barista la sospensione per quattro mesi dell’attività ai sensi dell’ex articolo 1 e 100 T.U.L.P.S.

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