Nell’incontro che si è svolto a Roma, nella giornata di lunedì 2 novembre 2015, tra Federmaco, Italcementi e sindacati confederali si regista un cambio di posizione del gruppo cementifero.
In sostanza si chiederà, con una lettera da inviare al Ministero del Lavoro e dal Ministero dello Sviluppo Economico, la proroga per la cassa complessa di 12 mesi – come previsto dalla vecchia normativa sul lavoro – e, a questa, si aggiungeranno altri 24 mesi, come previsto dal Jobs Act.
Anche se la novità più importante, come rimarca Luciana Fratus di Fillea Cgil, è che "non ci sarà divisione tra dipendenti delle cementerie in via di dismissioni e le altre sedi di Italcementi".
Di fatto non ci saranno più divisioni, ma si manterrano uniti tutti i 2.700 dipedenti del gruppo che potranno così usufruire della cassa integrazione fino al 2019.
Una conquista per i sindacati che, nell’incontro precedente, avevano chiesto proprio di mantenere uniti tutti i lavoratori e di non suddividerli a seconda dei siti produttivi. Conquista che permetterà di gestire al meglio gli eventuali esuberi che potrebbero verificarsi dopo la cessione di Italcementi ad gruppo Heidelberg Cement.
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