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Bergamo

Mario Perrotta al Sociale inaugura “Altri percorsi” ricordando la Grande Guerra

La nuova stagione di "Altri percorsi" si inaugura venerdì 23 ottobre con Mario Perrotta e un ricordo della Grande Guerra. Ancora disponibili gli ultimi biglietti e abbonamenti.

È uno spettacolo in omaggio alla Grande Guerra, "Milite ignoto quindicidiciotto" di e con Mario Perrotta, ad aprire venerdì 23 ottobre alle 21 al Teatro Sociale la stagione di "Altri Percorsi" del Teatro Donizetti di Bergamo, composta quest’anno da sette titoli che – secondo l’idea impressa dal direttore artistico Maria Grazia Panigada – insieme propongono una visone originale del teatro contemporaneo, con attori e autori giovani come Marta Cuscunà o stelle come Maria Paiato e Arianna Scommegna, o ancora il ritorno del Teatro del Carretto di Lucca in omaggio a Benvenuto Cuminetti e una rassegna in tre titoli con César Brie.

Il direttore artistico Maria Grazia Panigada afferma: "Negli ultimi anni si era andata spegnendo la volontà iniziale di Benvenuto Cuminetti di realizzare con ‘Altri Percorsi’ una stagione, in parallelo a quella della prosa ‘maggiore’, che fosse di ricerca, che fosse un luogo di elaborazione di pensiero e di condivisione per spettatori di generazioni diverse, per giovani pronti a vivere le messinscene non come obbligo scolastico, ma come possibilità di vivere un’esperienza in cui la città riflette su se stessa tramite il teatro. Il teatro è emozione, l’atto teatrale diviene icona di corpi e voci che rimandano ad altro, ad un mondo interiore che anche nelle mille repliche o ripetizioni non è mai uguale a se stesso perché ogni volta incontro unico ed irripetibile: di attori, di pubblico… Lo stupore del teatro sta nell’incontro diretto, immediato, che non si può rimandare, ma che sempre rievoca un altrove, assenza e presenza al tempo stesso”.

La stagione si apre con un ricordo della Grande Guerra, della durezza inumana della trincea, dove per la prima volta i dialetti d’Italia si incontrarono forzatamente per un solo stato: "Milite ignoto quindicidiciotto" (in scena il 23 ottobre) uno spettacolo di e con Mario Perrotta tratto da "Avanti Sempre" di Nicola Maranesi e da La Grande Guerra, i diari raccontano un progetto a cura di Pier Vittorio Buffa e Nicola Maranesi per Gruppo editoriale L’Espresso e Archivio Diaristico Nazionale (produzione Archivio Diaristico Nazionale, Permàr, DueL e La Piccionaia).

Sul palco, solo, intensissimo, Perrotta diventa la solitudine e l’anonimato di quel dolorosissimo tempo di guerra: il milite ignoto. L’autore e protagonista sottolinea: “È nelle trincee di sangue e fango che gli italiani si sono conosciuti e ritrovati vicini per la prima volta: veneti e sardi, piemontesi e siciliani, pugliesi e lombardi accomunati dalla paura e dallo spaesamento per quell’evento più grande di loro. Spaesamento acuito dalla babele di dialetti che risuonavano in quelle trincee. Per questo ho immaginato tutti i dialetti italiani uniti e mescolati in una lingua d’invenzione, una lingua che si facesse carne viva. Ho provato a cucire insieme nella stessa frase quanti più dialetti potevo, cercando le parole che consentissero passaggi morbidi o fratture violente. Ne è venuta fuori una lingua nuova che ha regalato allo spettacolo un suono sconosciuto ma poggiato sulle viscere profonde del nostro paese. Ho scelto questo titolo, ‘Milite Ignoto’, perché la prima guerra mondiale fu l’ultimo evento bellico dove il milite ebbe ancora un qualche valore anche nel suo agire solitario, mentre da quel conflitto in poi – anzi, già negli ultimi sviluppi dello stesso – il milite divenne, appunto, ignoto. E per ignoto ho voluto intendere ‘dimenticato’: dimenticato in quanto essere umano che ha, appunto, un nome e un cognome. E una faccia, e una voce. Nella prima guerra mondiale, gradatamente, anche il nemico diventa ignoto, perché non ci sono più campi di battaglia per i ‘corpo a corpo’, dove guardare negli occhi chi sta per colpirti a morte, ma ci sono trincee dalle quali partono proiettili e bombe anonime, senza un volto da maledire prima dell’ultimo respiro. E nuvole di gas che coprono ettari di terreno e radono al suolo interi battaglioni senza un lamento. E aerei che scaricano tonnellate di esplosivo dal cielo e navi che sparano cannonate a centinaia di metri di distanza. Uno sparare nel mucchio insomma, un conflitto spersonalizzato in cui gli esseri umani coinvolti sono semplici ingranaggi della macchina della storia, del meccanismo che li ingoia e li trasforma in cose. E proprio per questo, come sempre accade nel mio lavoro, sono andato controcorrente e ho rivolto la mia attenzione verso le piccole storie, verso gli sguardi e le parole di singoli uomini che hanno vissuto e descritto quegli eventi dal loro particolarissimo punto d’osservazione, perché questo è il compito del teatro, o almeno del mio teatro: esaltare le piccole storie per gettare altra luce sulla grande storia”.

Il prossimo appuntamento della stagione di "Altri Percorsi" è con un debutto nazionale: "Due donne che ballano" di Joseph Maria Benet i Jornet con la regia di Veronica Cruciani (produzione Centro d’Arte Contemporanea Teatro Carcano, 24 e 25 novembre) che vede per la prima volta insieme le attrici Maria Paiato e Arianna Scommegna, pluripremiate protagoniste del teatro italiano, impegnate nella messa in scena di un intenso testo in cui si affronta l’incontro-scontro fra due donne, due generazioni, due storie, due diversità che si toccano e si intrecciano inesorabilmente.

Per ulteriori informazioni telefonare al numero 035.4160678 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 17. L’orario di inizio degli spettacoli rimane invariato: da martedì a sabato alle 20.30; domenica alle 15.30. Per contattare la biglietteria, chiamare il numero 035.4160601/602/603; da martedì a sabato, dalle 13 alle 20; domenica dalle 14 alle 15:30 (solo nelle domeniche di spettacolo).

Si possono acquistare online su vivaticket.it.

La biglietteria al Teatro Sociale nei giorni di spettacolo apre 90 minuti prima dell’inizio.

I biglietti hanno un costo da 11 a 17 euro.

Per gli spettacoli al Teatro Sociale della rassegna "Altri Percorsi", l’Atb, in collaborazione con il Teatro Donizetti, offre al pubblico un servizio di trasporto navetta gratuito, in partenza dal Teatro Donizetti con destinazione Città Alta (località Colle Aperto) e ritorno.

La stagione di "Altri Percorsi" si realizza grazie al contributo del Comune di Bergamo, della Camera di Commercio di Bergamo e della Fondazione Credito Bergamasco.

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