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Sorveglianza

Sicurezza, a Bergamo aumentano le telecamere Si passa da 86 a 107

Più sicurezza, controllo del territorio, repressione dei reati. La Giunta comunale di Bergamo ha approvato il nuovo piano di videosorveglianza cittadina che prevede l'installazione di 21 nuove telecamere.

Più sicurezza, controllo del territorio, repressione dei reati. La Giunta comunale di Bergamo ha approvato il nuovo piano di videosorveglianza cittadina che prevede l’installazione di 21 nuove telecamere. L’amministrazione ha scelto di allargare le aree di controllo anche alla periferia. Nel prossimo anno saranno posizionati 21 nuovi occhi, mentre nell’anno successivo verranno sostituite le rimanenti 86 con un sistema tecnologicamente più avanzato. Tra le nuove postazioni ci saranno via Maresana, Borgo Santa Caterina, quartiere Finazzi, via Verdi di fronte al parco Caprotti, Clementina, Boccaleone (via Rovelli, via Isabello), via Gavazzeni, via Furietti, via Berizzi-Lotto-Magrini, Colognola, via Daste e Spalenga, Longuelo, l’incrocio tra via Bonomelli e via Quarenghi.

“C’è un tema legato alla deterrenza, perché chi sa di essere osservato tende a non commettere reati, uno legato al controllo del territorio e infine la repressione dei reati – spiega l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi -. Nel momento in cui vengono rilevati comportamenti sanzionabili l’azione delle telecamere aiuta le forze dell’ordine perché consente di sviscerare le dinamiche. In più consentono di individuare i responsabili”. Finora gli occhi elettronici hanno consentito di accertare un centinaio di reati all’anno oltre alle migliaia di accessi richiesti dalla Polizia giudiziaria nell’ambito delle indagini più svariate: “Stiamo parlando di un mezzo potentissimo di controllo del territorio – commenta il comandante della Polizia locale Virgilio Appiani -, anche se la sicurezza va garantita con sistemi complementari. L’occhio elettronico arriva prima di tutti: si può coordinare un intervento tra più forze dell’ordine e individuare i responsabili di un reato con precisione. L’ampliamento in aree periferiche renderà lo strumento più efficace”. L’installazione e la manutenzione è affidata ad Atb. L’amministrazione pagherà lo stesso canone degli anni passati: 360 mila euro.

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“Telecamere in citt?? alta: la telenovela degli annunci prende in giro noi cittadini”
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