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Il giallo

Albino, corpo carbonizzato: si attende il dna Irreperibile l’ucraino

Dall'esito dei campioni raccolti, atteso per le prossime 48 ore, il pubblico ministero Antonio Pansa spera di poter dare un nome alla vittima. Irreperibile l'operaio ucraino a cui è intestata l'auto. Ancora oscure le modalità di quello che sembra sempre più un omicidio

Si attende il risultato del test del dna per cercare di dare un nome al cadavere ritrovato nella mattinata di domenica 11 ottobre ad Albino. Gli inquirenti hanno prelevato alcuni campioni dal cadavere ritrovato all’interno del bagagliaio di una vettura in via Santissima Trinità, a poca distanza dal viadotto della strada statale della Valseriana. 

Dall’esito, atteso per le prossime 48 ore, il pubblico ministero Antonio Pansa spera di poter dare un nome alla vittima del rogo, che non è ancora stato classificato come omicidio anche se gli indizi raccolti, soprattutto il ritrovamento all’interno del bagagliaio, non lasciano molti dubbi. 

Il corpo era talmente carbonizzato che non è stato possibile determinarne nemmeno il sesso e una possibile età.

Il rogo ha completamente distrutto anche l’auto, una station wagon, una Opel Vectra intestata a un cittadino ucraino residente in provincia. L’uomo, un operaio, sposato e senza precedenti, risulta irreperibile. Ma non è escluso che possa trovarsi all’estero.

Nel frattempo è stata fissata per giovedì mattina all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo l’autopsia sul cadavere, in particolare sugli organi interni ancora analizzabili.  Dal risultato si spera di capire anche qualcosa in più sulle modalità del rogo. Chi indaga parla di gente esperta in questo di azioni, tanto da non lasciare nemmeno una tanica di benzina nella zona. 

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