"Vicky Vicky ha agito per legittima difesa, per questo va assolto". Nuovo capitolo sul caso della tragica morte di Eleonora Cantamessa, la dottoressa di Trescore Balneario che la sera dell’8 settembre 2013 perse la vita a 44 anni dopo essere stata investita da un’auto a Chiuduno, mentre era impegnata a soccorrere un ragazzo indiano coinvolto in una rissa fra connazionali.
Alla guida c’era un altro indiano, il 25enne Vicky Vicky, che oltre alla dottoressa travolse e uccise anche il fratello Baldev Kumar.
Per quel duplice omicidio, l’uomo è stato condannato lo scorso 25 marzo a 23 anni di carcere.
Una sentenza contro la quale l’avvocato Benedetto Maria Bonomo, ora è pronto a ricorrere in appello e a chiedere l’assoluzione per il suo assistito, che avrebbe agito "per legittima difesa e in subordine sarebbe stato un eccesso colposo di legittima difesa.
La Corte d’Assise, assolvendolo dalla rissa, ha già riconosciuto che Vicky subì un’aggressione. L’indiano, una volta al sicuro, tornò indietro perchè voleva mettere in salvo anche il fratello Kumar. Ma senza accorgersi, in quei momenti concitati, investì lui e la dottoressa. Questa la tesi sostenuta dal suo avvocato, pronto a presentare ricorso in appello.
Di parere opposto la procura generale, che a luglio aveva dichiarato che i 23 anni di carcere sono pochi e che Vicky non merita l’attenuante della provocazione perché, è vero che lui e i familiari avevano subìto ingiuste violenze, ma in quel caso reagì contro chi non c’entrava nulla.
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