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La decisione

Compagna massacrata a colpi di mattarello: oculista 61enne in carcere

E' stato trasferito nel carcere di via Gleno a Bergamo Roberto Colombo, l'oculista 61enne che come scrive Repubblica nel giugno 2012 massacrò la compagna Stefania Cancelliere a colpi di mattarello. Da Parma il fratello della vittima, l'avvocato Livio Cancelliere, aveva lanciato una petizione su change.org perché all'omicida fossero revocati gli arresti domiciliari

E’ stato trasferito nel carcere di via Gleno a Bergamo Roberto Colombo, l’oculista 61enne che come scrive Repubblica nel giugno 2012 massacrò la compagna Stefania Cancelliere a colpi di mattarello. Da Parma il fratello della vittima, l’avvocato Livio Cancelliere, aveva lanciato una petizione su change.org perché all’omicida fossero revocati gli arresti domiciliari (LEGGI QUI).

Poche settimane dopo il delitto Colombo fu infatti trasferito in una casa di cura, da cui ha messo online dei video su YouTube in cui contestava le tesi accusatorie delle parti civili. Di fatto imputava l’atroce gesto – la madre dei suoi figli uccisa con 80 colpi di mattarello nell’androne del condominio – a un raptus, contestando di essere mai stato violento e ossessivo nei confronti di Stefania, che lo aveva denunciato per stalking e temeva per la propria incolumità tanto da aver fatto testamento.

La famiglia Cancelliere ha denunciato quella palese violazione dell’obbligo di non comunicazione con l’esterno, dichiarandosi inoltre preoccupata per l’incolumità dei parenti e dei bambini di Stefania.

Colombo il mese scorso è stato trasferito agli arresti domiciliari a casa della madre, una decisione che ha fatto scattare la raccolta firme che ha ormai raccolto 2.300 sottoscrizioni.

Livio Cancelliere ha annunciato sulla pagina Facebook dell’iniziativa che l’omicida, condannato in Appello a 17 anni, è stato trasferito in carcere: "Adesso tutti noi siamo più tranquilli. Ma è stata già presentata una seconda istanza affinché Colombo torni agli arresti domiciliari e, pertanto, chiediamo di continuare a sostenere questa petizione fino a sentenza definitiva. Intanto ringraziamo di cuore tutti coloro che fin qui ci hanno aiutato".

Il 61enne nei video su YouTube ha usato parole forti nei confronti del fratello della vittima e, riferisce Cancelliere, ha fatto sapere tramite i suoi legali di averlo denunciato per calunnia e diffamazione. La sentenza definitiva è attesa per il prossimo settembre.

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