Corrado Giustiniani, giornalista d’inchiesta, ha dato alle stampe un libro "Dinosauri – Nessuna riforma ci libererà dai Superburocrati di Stato" (Sperling & Kupfer), dedicato alle inefficienze dei dirigenti nella Pubblica amministrazione.
Si tratta di un saggio che prende di mira costi, lungaggini, mancanza di risultati problemi legati ai vertici amministrazioni: un impietoso affresco di una situazione sotto gli occhi di tutti, con in più i premi di risultato a chi di risultati proprio non ne porta a casa.
Giustiniani ha calcolato 70 mila circa, dirigenti contando coloro che "effettivamente dirigono". Che hanno ovviamente costi elevati: alla burocrazia meno efficiente a livello internazionale infatti corrispondonole retribuzioni più elevate. Secondo le famose slides di Carlo Cottarelli, l’ex Commissario alla spending review, i dirigenti apicali italiani guadagnano 12 volte e mezzo quello che è il reddito pro capite degli italiani, mentre, gli apicali tedeschi guadagnano soltanto 5 volte in più il reddito pro capite tedesco.
Eppure a un’intervistatrice (Maria Pia Donati su Il futuro quotidiano) che gli ha chiesto se avese incontrato una Pubblica amministarzioen virtuosa, Giustiniani ha citato un dirigente di Bergamo: "I bravi dirigenti ci sono, senz’altro, ma imprigionati nella palude dell’inefficienza altrui. Se devo, però, fare esempi positivi, fra i molti che potrebbero esserci, cito esemplificativamente Michele Bertola, direttore generale del Comune di Bergamo che ha deciso motu proprio di legare metà del suo premio di risultato a come la città si sarebbe classificata nell’annuale graduatoria stilata dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita; siccome Bergamo è regredita, ha mantenuto la parola e se l’è effettivamente dimezzato".
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