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La petizione

Pedrengo, raccolta firme online per “ridare acqua” alla fontana del paese

A Pedrengo è iniziata una raccolta firme online per chiedere all'amministrazione comunale di "ridare acqua" alla fontana del centro del paese, in piazza Europa Unita.

A Pedrengo è iniziata una raccolta firme online per chiedere all’amministrazione comunale di "ridare acqua" alla fontana di piazza Europa Unita, in centro paese.

Indirizzata al sindaco Gabriele Gabbiadini e all‘assessore all’urbanistica Adriano Nava, la petizione è finalizzata alla riattivazione della fontana, ferma ormai da anni.

La spiegazione della raccolta firme recita: "Chiediamo che dopo le opportune verifiche e messa in sicurezza del sito, venga riattivata la fontana presso piazza Europa Unita a Pedrengo, in quanto bene della comunità che ha il diritto di usufruirne ed arredo urbano che darebbe ulteriore prestigio al nostro paese".

È possibile visualizzare e sottoscrivere la petizione al link http://firmiamo.it/ridiamo-acqua-alla-fontana-di-pedrengo#signatures

L’iniziativa è stata lanciata da Francesco Vailati, consigliere comunale e capogruppo della lista "Pedrengo progetto comune", in minoranza, che spiega: “Tutto è iniziato da una discussione nata su Facebook, in cui una ragazza ha chiesto perché la fontana sia sempre spenta. Ho risposto dicendo quello che sapevo, cioè motivazioni legate alla sicurezza e a lamentele di alcuni vicini per il rumore dell’acqua, fermo restando che è anche una questione politica. Alla discussione si sono aggiunte altre persone, altri ragazzi, che hanno mostrato il loro interesse a far ripartire la fontana e hanno ricordato che da bambini ci giocavano. Inoltre, si osservava che, col caldo delle scorse settimane, avrebbe potuto portare un po’ di frescura, senza contare l’apporto al decoro del paese. Così, mi sono fatto promotore di questa richiesta generale, formulata al di fuori dal discorso politico: non volevo che potesse essere strumentalizzata, e ho risposto a vari esponenti della maggioranza che, se fosse stata un’iniziativa politica, l’avrei presentata in consiglio comunale. In quella sede ho già segnalato situazioni legate al patrimonio comunale che andrebbero recuperate con progetti ad-hoc, come la villa Berizzi".

Quindi, Vailati aggiunge: “La fontana è un bene comune, tutti l’abbiamo pagata e reputata una cosa buona: non vedo perchè debba rimanere ferma, deteriorandosi. La petizione è un modo per smuovere le coscienze perché se vogliamo far cambiare la politica dobbiamo pensare al bene di tutti. E non escludo di organizzare anche una raccolta firme con il banchetto a settembre nel caso la questione rimanesse aperta”.

Infine, conclude: “I costi per mettere in sicurezza la fontana non sarebbero eccessivi: la struttura è simile a quella che c’è a Gorle, là funziona e non vedo perché non possa essere riattivata anche a Pedrengo; mentre per il rumore basta definire degli orari. Per le risorse, se il Comune non ne ha, si potrebbe chiedere ai commercianti se fossero disposti a sponsorizzare l’intervento".

Dal canto suo, il sindaco Gabriele Gabbiadini replica: “La fontana è ferma da tempo perché erano stati ravvisati in passato dei motivi seri che hanno portato a decidere di mantenerla ferma, tra cui le certificazioni degli impianti idraulici ed elettrici, e motivi legati ai costi di manutenzione e funzionamento che per ora non hanno trovato spazio a livello di bilancio. Trattandosi di una fontana a raso, poi, necessiterebbe di interventi per la messa in sicurezza, ma per ora non sono prioritari. Dobbiamo ancora effettuare un confronto con l’ufficio tecnico per realizzare un computo di quanto ammonterebbero i costi, ma ad oggi non è stata una priorità per l’amministrazione comunale. Visti i tempi di scarsità di risorse, ci siamo dedicati ad altri ambiti, come la scuola e le strade, che sono ai primi due posti dell’agenda del Comune".

Il sindaco, intanto, esclude l’ipotesi sponsorizzazioni per la fontana – “Ci sono altre iniziative che possono essere sostenute dai commercianti” – e riguardo a un’eventuale riattivazione nel prossimo futuro conclude: "Quest’estate ci sono problemi di scarsità di risorse idriche e si è consigliato ai cittadini di ridurre i consumi ai soli fini domestici, evitando di sprecare acqua lavando le auto e bagnando i giardini. In questi casi, ovviamente, la prima cosa che fa il Comune è chiudere le fontane, che possono essere fonti di spreco d’acqua. Per il futuro vedremo, faremo valutazioni più approfondite e in base al costo decideremo se riattivarla in determinati periodi dell’anno. Essendoci la raccolta firme, daremo le risposte ai cittadini quando verrà consegnata la petizione, o al consigliere comunale in caso di interpellanza".

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