Nella serata di giovedì 30 luglio si è tenuto in quel di Telgate un animato consiglio comunale, anche se per i pochi spettatori poteva sembrare più una sfida a due. Maggioranza e opposizione, rispettivamente nelle persone del sindaco leghista Fabrizio Sala e del consigliere di opposizione della lista "Per Telgate", Fabio Massimo Turani, si sono affrontate in singolar tenzone sulla questione legata alla “legge immigratoria”, così come è stata apostrofata in maniera ironica dal Turani. Il primo punto all’ordine del giorno, promosso dai banchi della Lega Nord, chiedeva al sindaco Sala di mantenere una posizione ferma e contraria alla cosiddetta questione "accoglienza diffusa".
Gli animi, piuttosto vivaci, hanno trovato nel corso del dibattito alcuni slanci verbali poco “flair play mood” dai banchi dell’opposizione. Non è un segreto che l’amministrazione di Telgate abbia da sempre palesato, in piazza e nei palazzi, il proprio diniego nell’ospitare sul territorio comunale persone provenienti dagli sbarchi. D’altro canto la mozione è stata foriera di un dibattito ben più ampio, basato sulla contestazione di alcuni dati da parte dell’opposizione. Un’atmosfera al calor bianco ha incrociato le ragioni dell’una e dell’altra parte su argomenti come il sussidio di 35 euro circa in dote giornaliera alle cooperative e/o albergatori che ospitato i profughi; la lettera di Ance, che da quanto si apprende dalla mozione letta, propone l’utilizzo di case invendute e/o sfitte per un ritorno di 300 euro a profugo ospitato sono stati solo alcuni punti messi in discussione. Terminando la disamina Turani non ha fatto mistero di come considera le mosse di Sala a proposito di tale argomento: "Cerca visibilità a spese di questo territorio, inculcando l’odio sui social media".
La scelta del Sindaco Sala di proporre ai suoi cittadini, attraverso una lettera, di presentare la loro candidatura per ottenere gli stessi "indennizzi" giornalieri destinati all’ospitalità per i profughi, ha fatto il giro d’Italia e sembra non essere intenzionata a cadere nel dimenticatoio agostano. Sia stata questa una scelta mediatica, come più volte sottolineato dall’opposizione, o meno, l’unica cosa certa è che la mozione è passata con i voti della maggioranza, mentre i consiglieri di minoranza si sono avvalsi della facoltà di non votare.
Lo scontro dialettico tra i due rappresentanti della vita politica telgatese ha trovato solo un arresto al termine della sera, ma sicuramente riserverà nuovi sviluppi.
Chiara Copler
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