“Scarcerate Bossetti, noi sappiamo che è innocente e ve lo possiamo dimostrare”. Sono arrivati da Padova, dal Piemonte e anche da Napoli. Uniti per sostenere la loro tesi in favore del carpentiere di Mapello, a processo come presunto omicida di Yara Gambirasio.
Fanno parte di alcuni gruppi su Facebook che sostengono Bossetti, e nelle settimane scorse gli hanno scritto anche alcune lettere per dimostrargli la loro vicinanza. Venerdì mattina si sono appostati all’esterno del tribunale con alcunni cartelli rossi che riportavano frasi per la liberazione del 44enne.
“Un’accusa ingiusta e totalmente infondata – sostiene Massimiliano Musella, il napoletano che stamattina è arrivato in via Borfuro appositamente per seguire la prima udienza – , non è lui il colpevole. Gli autori del delitto sono ancora in circolazione. Purtroppo le indagini non state condotte in modo adeguato”.
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