Una giornata nera nel mondo finanziario mondiale. La possibilità che la Grecia esca dal sistema euro, la chiusura della Borsa di Atene e delle banche elleniche ha affondato i mercati che sono travolti della vendite.
In pochi minuti nella mattina di lunedì 30 giugno sono stati bruciati 340 miliardi. La Borsa di Milano, in linea con le consorelle europee, subisce pesanti perdite dopo le decisioni annunciate nel fine settimana dal governo greco. Il premier Alexis Tsipras ha indetto un referendum per consentire ai greci di decidere se accettare o no i termini chiesti dai creditori per prolungare il piano di salvataggio.
Lo scenario di una Grexit, che veniva considerato finora abbastanza improbabile, si fa concreto. Anche se il ministro dell’Economia Yanis Varoufakis lascia aperta la porta alla trattativa, se i creditori avanzeranno altre proposte.
La Borsa di Milano, dopo un avvio in calo del 2%, è precipitata fino a perdere circa il 5%. Intorno alle 10, il Ftse Mib cede il 3,99% a 22.853 punti, mentre l’indice generale All Share perde il 3,83% a 24.367 punti. Sul paniere principale della Borsa di Milano nessun titolo è in verde: Mps cede il 6,29% e Banco Popolare (che ha assorbito il Credito Bergamasco) il 6,22%; ma la situazione è in continua evoluzione, con una volatilità elevatissima.
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