Fa discutere la nomina, datata 19 giugno, di Adriano Sofri a consulente della riforma del sistema carcerario, nomina effettuata dal ministero della Giustizia retto da Andrea Orlando.
Sofri, che è stato condannato a 22 anni di carcere ed ora è libero, curerà la riforma nell’ambito della cultura e dell’istruzione.
Ma la decisione fa infuriare il sindacato di polizia Sappe e in particolare il segretario Donato Capece che ironizza: "Meno male che ci hanno risparmiato la nomina di Totò Riina come massimo competente del 41 bis (il carcere duro per i mafiosi, ndr)".
L’indignazione del sindacato di polizia, che si appella al presidente Sergio Mattarella perché blocchi la nomina è spiegata col fatto che "gli italiani onesti e con la fedina penale immacolata pagheranno con le loro tasse le trasferte, i pasti e i gettoni di presenza ad Adriano Sofri".
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