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Politica

Lega, “in 50 mila a Pontida” per Salvini e la sua ruspa “La useremo con Renzi” fotogallery

E' una Pontida di festa quella andata in scena domenica mattina sul pratone caro alla Lega Nord. Lo si può vedere dal numero di partecipanti accorsi da tutte le regioni del Nord - e non solo – per ascoltare i leader del Carroccio.

E' una Pontida di festa quella andata in scena domenica mattina sul pratone caro alla Lega Nord. Lo si può vedere dal numero di partecipanti accorsi da tutte le regioni del Nord - e non solo – per ascoltare i leader del Carroccio. Secondo il segretario federale Matteo Salvini sono 50 mila i leghisti che hanno calcato il “sacro suolo”. Difficile quantificare, ma il colpo d'occhio era notevole. L'intervento più atteso era proprio quello del “capitano”, ultimo a parlare dopo Bossi, Zaia, Maroni, Calderoli.

Salvini ha deciso di toccare le corde della passione dei militanti, non prima di aver rifilato sberle politiche un po' a tutti. Il bersaglio principale è il premier Matteo Renzi: “La ruspa non la uso per i campi rom, ma per il governo che è più pericoloso. E' per Renzi. Prima mandiamo a casa Renzi e poi sgomberiamo i campi rom. La Lega è una comunità di uomini e donne, ricchi e poveri, non esistono più la destra e la sinistra, i fascisti e i parassiti. Esisono i produttori e i parassiti. Noi stiamo con chi fatica e chi lavora, con chi rispetta”. Salvini non risparmia una frecciata anche al Papa. “Non mi permetterei di attaccare il Papa – dice dal palco -. Sono l'ultimo dei buoni cristiani. Però rispetto chiama rispetto. Chi è pagato dai cittadini italiani per fare gli interessi dei cittadini italiani deve interessarsi prima della sua gente. Qualche grande uomo di chiesa diceva: un conto è la libertà di religione, un conto è la libertà di invasione. Buono sì, fesso no. Cristiano sì, ma autolesionista no. Mi fa piacere che Papa Francesco abbia trovato il tempo di incontrare dei rom, sono sicuro che abbia trovato il tempo di incontrare piemontesi esodati. Quando andremo al governo daremo asili nido gratuiti per tutti fino a due anni. I soldi ci sono, basta volerlo”.

Sul tema immigrati, con preciso riferimento a Bergamo, è intervenuto anche il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: “Negli ultimi anni la Lega ha avuto ragione su tutto: sull'Euro, sull'Europa, su un governo incapace di risolvere i problemi di anziani, giovani e lavoratori, sull'immigrazione. Questi non sono profughi, sono clandestini. Dobbiamo fare i campi profughi in Libia e Tunisia. Quando ero ministro ho fermato i flussi. Non stavo nei palazzi romani, andavo in Africa a fare gli accordi. La sinistra dice che è colpa mia se arrivano. E' una falsità. I cittadini hanno iniziato a segnalarci dove i prefetti vogliono mettere i clandestini. Qui a Bergamo domani manderemo l'Asl e faremo quello che dobbiamo fare".

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