Si chiama Sara, Sara El Omri, una ragazza, giovanissima, non ancora ventenne, di origini marocchine ma nata ad Alzano Lombardo e residente a Cene. E’ lei la vittima dell’omicidio efferato avvenuto ad Albino martedì sera, 2 giugno.
Una ragazza diversamente abile, che lavorava come barista, colpita da 24 coltellate: due i coltelli ritrovati dai carabinieri che in forze (60 persone), nella notte tra martedì e mercoledì, hanno perlustrato la zona in cerca dell’assassino (o degli assassini) e delle prove.
E i carabinieri hanno fermato due persone: una è un 25enne pure di origini marocchine e residente a Cene E.J.A., avvistato e preso nella zona industriale di Nembro, nascosto sopra un furgone di un residente nel paese, quatto ore dopo la scoperta del corpo privo di vita di Sara.
L’altra è una adolescente, S. J., una minorenne trovata nascosta lungo al sponda del fiume. Non lontano da dove era stata trovata Sara, ormai in fin di vita: nei pressi della stazione di Albino del tram delle Valli, lungo la pista ciclabile. Accanto a lei il primo coltello, da cucina. L’altro è stato rinvenuto all’alba nel fiume: due lame da 25 e 18 centimetri.
La vittima ha provato a difendersi strenuamente con le proprie mani, come risulta dalla ferite trovate sul cadavere. E dopo essere stata colpita per 24 volte nella zona del ponte, ha provato a fuggire e chiedere aiuto, attraversando la strada e percorrendo una decina di metri per raggiungere un parcheggio vicino, dove è stata poi ritrovata senza vita.
Ancora, spiegano il colonnello dei carabinieri Antonio Bandiera e il tenente Michele Capone, vanno specificati i rapporti che intercorrevano tra la vittima e gli arrestati, forse lui è il marito di sara e lei la sua giovanissima amante, e ancora va approfondita la dinamica del delitto.
Certo è che in poche ore, i carabinieri di Bergamo, Albino e Fiorano, con l’ausilio di un elicottero dotato di un potente faro con cui è stata perlustrata la zona, hanno risolto il caso e il procuratore Francesco Dettori si è complimentato per questo con gli uomini dell’Arma.
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