• Abbonati
Palafrizzoni

Registro delle unioni civili “Finalmente sarà approvato, Bergamo è cambiata”

Il prossimo 11 maggio il Consiglio comunale approverà l'istituzione del registro delle unioni civili. Il documento è stato presentato dai gruppi consiliari e dalle associazioni che da anni spingono per il riconoscimento di diritti delle coppie di fatto, omosessuali e non.

Il prossimo 11 maggio il Consiglio comunale approverà l’istituzione del registro delle unioni civili. Il documento è stato presentato dai gruppi consiliari e dalle associazioni che da anni spingono per il riconoscimento di diritti delle coppie di fatto, omosessuali e non. Il “Sì” arriverà a otto anni di distanza dalla pesante bocciatura rimediata a causa di una spaccatura interna al centrosinistra. Che ora invece si dimostra compatto. Sono cambiati i tempi e lo dimostra anche l’intenzione, da parte di alcuni gruppi del centrodestra, non votare contro la delibera. “E’ un primo passo dal valore simbolico, ma anche concreto, per il riconoscimento di diritti per i cittadini della nostra città – spiega Simone Paganoni, capogruppo del Patto civico e tra i promotori del registro -. Il documento è basato sul dialogo, l’ascolto, l’attenzione e tanto lavoro”. Anche il Movimento 5 Stelle, all’opposizione, voterà convintamente a favore: “Grazie al registro – commenta Fabio Gregorelli – facciamo un passo avanti verso la rivoluzione culturale che nel resto d’Europa è già in stato avanzato”.

Luca Pandini di Arcigay sottolinea il fatto che “Il Comune finalmente ha deciso di ascoltarci. Abbiamo iniziato a raccogliere le firme nel 2007. Ora celebriamo una conquista che comunque ha aspetti limitati: confidiamo nell’azione del Parlamento che presto dovrà esprimersi. Siamo arrivati con 20 anni di ritardo. L’amministrazione sta colmando un divario e per questo motivo devo ringraziare il sindaco Giorgio Gori”.

“Nelle linee programmatiche abbiamo esplicitato l’intenzione di fare di Bergamo una città della buona vita anche dal punto di vista dei diritti – commenta Denise Nespoli, lista Gori -. Questo provvedimento va in questa direzione. Non si toglie nulla alla famiglia tradizionale". "E’ un’occasione importante – spiega Ferruccio Rota del Partito democratico – anche in vista della discussione che il Parlamento si appresta a fare sul tema. E’ la traduzione concreta della Bergamo dei diritti che vogliamo". 

L’associazione VIA è tra i soggetti che più si sono impegnati, anche attraverso una raccolta firme, per chiedere l’istituzione del registro. “Abbiamo verificato che questo argomento è molto sentito dai cittadini bergamaschi – spiega il presidente di VIA Giulio Ardenghi -. Bergamo diventa sempre più europea”. “Per Sel era uno dei punti fondamentali – commenta Luciano Ongaro, capogruppo Sel -. I tempi sono cambiati, finalmente ci siamo riusciti. Bergamo si scrolla di dosso quella patina conservatrice che ha sempre avuto”. “Il riconoscimento di alcuni diritti non toglie diritti ad altri – spiega l’avvocato Dimitri Lioi -. I registri delle unioni civili sono perfettamente coerenti con l’ordinamento giuridico nazionale ed europeo. Non c’è solo un valore politico e simbolico, ma anche un valore concreto ed effettivo”.

Iscriviti al nostro canale Whatsapp e rimani aggiornato.
Vuoi leggere BergamoNews senza pubblicità?   Abbonati!
Più informazioni
leggi anche
Unioni civili
Diritti civili
Registro unioni civili, il sindaco Gori al lavoro per istituirlo a Bergamo
Generico
Senato
Legge per le unioni civili, via libera in commissione grazie all’alleanza Pd-M5S
Unioni civili
Palafrizzoni
Registro delle unioni civili Ora (quasi) tutti a favore, 8 anni fa era un sacrilegio
commenta

NEWSLETTER

Notizie e approfondimenti quotidiani sulla tua città.

ISCRIVITI