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Uniacque

Hai diritto al rimborso sulla bolletta dell’acqua? Clicca qui per scoprirlo

Uniacque lancia la campagna di rimborso per il canone di depurazione non dovuto dal lontano 2003 fino ad oggi. Si tratta di 6,3 milioni complessivi che la società restituirà a oltre 13 mila cittadini con tanto di interessi. Il motivo è molto semplice: la Corte costituzionale ha imposto ai gestori di restituire le somme ricevute per la quota di depurazione a tutti gli utenti che non hanno potuto usufruire del servizio.

Uniacque lancia la campagna di rimborso per il canone di depurazione non dovuto dal lontano 2003 fino ad oggi. Si tratta di 6,3 milioni complessivi che la società restituirà a oltre 13 mila cittadini con tanto di interessi. Il motivo è molto semplice: la Corte costituzionale ha imposto ai gestori di restituire le somme ricevute per la quota di depurazione a tutti gli utenti che non hanno potuto usufruire del servizio.

Come si può scoprire se si è tra i destinatari del rimborso? Uniacque ha predisposto più canali per verificare la presenza negli elenchi, certificare gli importi e presentare l’istanza entro il 31 luglio 2015. Quello più semplice è l’accesso al sito internet, ma è prevista anche l’attivazione del numero verde 800 905 102, di persone in tutti gli sportelli aziendali di Uniacque, oltre al coinvolgimento di tutti i Comuni per rispondere alle domande dei cittadini e indicare la via migliore.

CLICCA QUI PER ACCEDERE AL SITO E VERIFICARE HAI DIRITTO AL RIMBORSO

I periodo di riferimento sono due, con due diverse modalità di restituzione. Dal 2003 al 2008 è indispensabile verificare la presenza nell’elenco e presentare l’istanza formale. Le somme dal 2008 al 2014 invece saranno restituite direttamente in bolletta. “Dall’inizio del nostro insediamento la prima preoccupazione è stato affrontare questo tema – spiega il presidente Uniacque Paolo Franco -. Era una questione di onestà. Abbiamo scelto una strada trasparente, non per complicare la vita alle persone, ma per semplificare. Si tratta di cifre molto importanti ed è altrettanto importante dire che nel frattempo abbiamo deciso di stanziare 96 milioni di euro per investimenti. Riconosciamo ai cittadini quanto era stato preso e in più alziamo la posta”. “E’ stato un percorso che ha visto l’Ato in prima fila per chiedere di predisporre la campagna di rimborso – spiega il presidente Ato Pierangelo Bertocchi -. Mancavano tanti dati perché prima del 2008 c’erano altre società. E’ stato fatto un lavoro puntuale per permettere di ridare quanto indebitamente incassato, anche con gli interessi”.

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