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2-2 al comunale

Denis all’ultimo respiro: Empoli ripreso al 94′ e punto d’oro per la Dea

Una capocciata del Tanque in pieno recupero salva i nerazzurri contro i toscani e regala un pareggio che può essere pesantissimo per la corsa-salvezza. Del Papu Gomez l'altra rete bergamasca.

La capocciata del Tanque Denis salva l’Atalanta dall’ennesimo ko interno e riprende l’Empoli al 94′, regalando ai nerazzurri un punto che potrebbe essere di fondamentale importanza per la corsa-salvezza.

Vedere il bicchiere mezzo pieno, in questi casi, è d’obbligo: una partita che sembrava già persa, infatti, è stata ripresa all’ultimo respiro, con un gol da calcio piazzato frutto più della disperazione finale che dell’organizzazione o del gioco corale. Il dato di fatto, però, è che anche contro i toscani (già ampiamente salvi) i nerazzurri non sono riusciti a imporre il loro dominio in quello stadio, il Comunale, che un tempo era un fortino inespugnabile per la maggior parte delle formazioni della massima serie e che quest’anno, invece, è diventato terra di conquista un po’ per tutti. E domenica, quasi, lo stava per diventare pure per l’Empoli di Sarri che merita l’ennesimo grande plauso per il gioco, per il coraggio e se vogliamo anche per la spensieratezza con i quali la squadra biancazzurra è scesa in campo anche a Bergamo, in quella che – sulla carta – doveva essere la partita dell’Atalanta.

Nel primo tempo i nerazzurri sono partiti a mille con un Maxi ispiratissimo e un Papu vivace a dar man forte alla verve ritrovata di bomber Denis. Ma si è trattato solo di un fuoco di paglia, riassunto dal destro debole e incerto di Estigarribia parato comodamente da Sepe al 5′. Poi un grande Empoli, che ha addomesticato il match a suo piacimento: quando serviva amministrava, quando lo preferiva attaccava e cercava di far male. Come successo al 40′, quando un grandissimo Saponara (il migliore in campo per distacco) ha approfittato della dormita generale della difesa atalantina e si è presentato a tu per tu con Sportiello, battendolo. La reazione dei bergamaschi è stata straordinaria, per una volta: invenzione di Maxi e gol del Papu a porta vuota. 1-1 all’intervallo.

Nella ripresa stessa musica, con l’Atalanta che è partita forte puntando tutto sul solito Moralez ma che poi, pian piano, si è spenta nuovamente. Così, la grande organizzazione di gioco dei toscani è uscita in tutto il suo splendore. E a 14′ Maccarone ha trovato il meritato gol del 2-1, imbeccato ottimamente da Croce. I nerazzurri hanno subìto il colpo e hanno faticato a costruire vere e proprie palle-gol, con la manovra affidata sempre e solo agli inutili lanci partiti dalla difesa. Un brivido di terrore è corso lunga la schiena dei 13mila del Comunale quando al 20′ lo stesso Big Mac ha centrato il palo con la complicità di un grande Sportiello, splendido nel deviare il sinistro dell’ex senese quanto è bastato per mandare la palla sul portante. Con l’ingresso di Bianchi si è visto qualcosa in più ma le uniche occasioni create dai bergamaschi sono state frutto della confusione. E’ così servito il colpo di testa di un immortale Denis, al 94′, per riprendere l’Empoli e per salvare l’Atalanta dall’ennesimo tracollo interno.

Mercoledì lo scontro diretto di Cesena: servirà una Dea diversa, più convinta, più affamata. Solo così si potrà mettere la parola fine sul discorso-salvezza e archiviare una lunga stagione che oseremmo definire drammatica.

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