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Piccola industria

Losma: più forti i segnali di ripresa, essenziale potenziare l’innovazione fotogallery

All’assemblea della Piccola di Confindustria Bergamo anche Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di Gestione di Intesa San Paolo, che ha confermato il sostegno al mondo dell’impresa per gli investimenti produttivi

“Verso l’infinito e oltre” proclamava Buzz nel film Toy story, animato dall’incrollabile fiducia nelle proprie capacità di far fronte alle sfide. E un po’ di quello spirito visionario è rimbalzato nell’assemblea-convegno della Piccola Industria di Confindustria Bergamo sul tema “Oltre il limite, idee per un nuovo futuro", portato soprattutto da Riccardo Donadon, amministratore delegato di H- Farm, che ha catapultato gli imprenditori in un mondo per certi versi fantascientifico eppure vicinissimo.

Riccardo Donadon ha fondato H-FARM, collocandola in alcuni casali nella campagna di Ca’ Tron di fronte alla laguna di Venezia, con l’obiettivo di dar vita ad un piccolo polo tecnologico di servizi legati ad internet e aiutare i giovani a cogliere le enormi opportunità offerte da Internet. E’ nato così un inedito incubatore di imprese che aspira ad aggregare un piccolo parco tecnologico made in Italy, fabbrica di idee, un "venture incubator" con ramificazioni a Seattle, Mumbai e Londra.

Fra le modalità innovative anche i week end tematici. L’ultimo, dedidato a H-ACK AUTO, ha richiamato oltre 150 ragazzi giovani provenienti da tutta Italia, che hanno unito le forze per rispondere alle sfide lanciate da Ford, Peugeot e Mercedes-Benz, sviluppando idee e progetti.

Questa stretta connessione fra tecnologia innovativa, giovani e imprese tradizionali potrebbe diventare, secondo Donadon, uno dei motori fondamentali dello sviluppo italiano.

“Abbiamo bisogno di questi stimoli per il cambiamento – ha commentato Giancarlo Losma, presidente della Piccola Industria durante l’assemblea, preceduto dal messaggio di benvenuto del presidente di Confindustria Bergamo Ercole Galizzi – perché è proprio la cultura d’impresa che deve crescere ancora. I segnali di ripresa ci sono tutti, anche se resta qualche area meno coinvolta. Le nostre performances, evidenziate anche dalle statistiche recentemente pubblicate che delineano le eccellenze di ‘Bergamo Manifattura d’Europa’, sono di rilievo, ma c’è ancora molta strada da fare e lo studio Ocse ha rivelato che Bergamo fra il 2001 e il 2013 ha mantenuto la sua base industriale registrando però un rallentamento nella produttività e un declino del vantaggio competitivo”.

Da qui le tre raccomandazioni del presidente alle Pmi bergamasche: migliorare le competenze dei lavoratori, liberare il potenziale d’innovazione, aumentare la competitività.

Serve, quindi, più cultura d’impresa e un’attenzione rinnovata al management “perché c’è un capitale umano di cui beneficiare, anche se è fuori della cerchia familiare, verso il quale le Pmi devono aprirsi per ricevere nuove energie. In questo processo le associazioni svolgono un ruolo fondamentale”. Per il presidente anche il mercato interno è diventato ora positivo e darà riflessi positivi sull’occupazione.

Anche per Gian Maria Gros-Pietro, presidente del Consiglio di Gestione di Intesa San Paolo, il momento è cruciale e una simile congiuntura, fatta di prezzi del petrolio bassi, euro debole e basso costo del denaro non potrà durare a lungo. “Noi – ha aggiunto – siamo molto contenti di finanziare gli investimenti produttivi delle imprese, ma per niente contenti di finanziare le loro perdite”.

Gros-Pietro ha aggiunto che per le banche resta però il problema del costo del credito, legato a un aumento delle sofferenze. In generale, Gian Maria Gros Pietro vede per le banche un futuro più da intermediarie con lo sviluppo di strumenti diversi e la partecipazione al rischio e ha sottolineato che di fronte ad un quadro di eccellenza imprenditoriale il sistema-paese continua a presentare pesanti pecche.

“Informazione, conoscenza, scambio di opinioni – ha ribadito in chiusura il presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria Alberto Baban – sono fondamentali, per capire e anticipare le tendenze, perché “nel mondo non c’è limite alla crescita, ma i limiti sono culturali e sociali, in gran parte derivati da uno stato divoratore di risorse e incapace di farle fruttare, come dimostrano anche i dati relativi ai fondi europei, 13 miliardi di euro ancora da spendere entro dicembre”.

L’assemblea si è chiusa con la cerimonia di premiazione delle aziende che hanno partecipato all’edizione 2014 del PMI Day.

Rossana Pecchi

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