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L'operazione

Riciclaggio, estorsione e truffa: 16 arresti tra Bergamo e Verona

Bancarotta fraudolenta, riciclaggio, estorsione, truffa, appropriazione indebita e intestazione fittizia di beni: sono questi i reati contestati dalla Polizia di Stato di Brescia e Cremona a 16 persone contro le quali sono scattate altrettante ordinanze di custodia cautelare.

Bancarotta fraudolenta, riciclaggio, estorsione, truffa, appropriazione indebita e intestazione fittizia di beni: sono questi i reati contestati dalla Polizia di Stato di Brescia e Cremona a 16 persone contro le quali sono scattate altrettante ordinanze di custodia cautelare, ancora in fase di esecuzione.

Gli arrestati, accusati di far parte di un’associazione a delinquere che agiva tra la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Veneto, risiedono nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Forlì, Piacenza e Verona: secondo gli inquirenti avevano costituito alcune società che operavano nel settore del movimento terra, gestendole direttamente o con l’ausilio di alcuni prestanome.

Il modo operativo era sempre lo stesso e ben consolidato: l’organizzazione criminale acquistava in leasing o noleggiava i mezzi pesanti e il materiale di costruzione, per poi appropriarsene in modo illecito e venderli all’estero tramite dei ricettatori. Mezzi e materiali finivano soprattutto in Albania e in Libia.

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