Le bombe e le macerie a Gaza sono già un ricordo lontano per l’opinione pubblica. Non per don Luigi Ginami che attraverso l’associazione Onlus dedicata alla figura di sua madre, Santina Zucchinelli (Clicca qui per conoscere di più), è andato nella capitale dello Stato Palestinese per aiutare da vicino i cristiani. "Gaza ha un milione e 800 mila abitanti, di questi solamente 1.300 sono cristiani di diverse confessioni, mentre i cattolici sono 140 in tutto – racconta don Ginami appena tornato da Gaza -. Con la nostra associazione abbiamo deciso di essere accanto a questa parrocchia, restaurando i locali che servono un po’ come punto di ritrovo, punto d’incontro non solo per la comunità cattolica, ma per tutti i cristiani di Gaza".
In mezzo alle difficoltà, la piccola realtà cattolica che gira attorno alla parrocchia è composta da tre realtà guidate da due sacerdoti. Poi c’è la scuola del Patriarcato Latino che conta 200 studenti, le suore di Madre Teresa di Calcutta che seguono un orfanotrofio e un casa con bambini disabili. Infine ci sono tre suore del Verbo Incarnato che seguono la gestione della parrocchia.
Naturalmente c’è la difficoltà di essere cristiani, di essere una minoranza in uno stato a grandissima maggioranza islamica. Ma la presenza della comunità cristiana è speranza per tutti, una mano che si stende e che va oltre le barriere dei fondamentalismi.
"Con padre Jorge Hernandes, che è il parroco di questa comunità cattolica, abbiamo deciso di recuperare gli ambienti parrocchiali per metterli a disposizione della comunità – continua don Ginami -. Con il nostro contributo è stato possibile arredare le sale con tavoli e sedie, un biliardo, un impianto di amplificazione per le feste".
Ormai i lavori si stanno ultimando e nei prossimi mesi ci sarà l’inaugurazione di questa sala che rappresenta un punto di incontro per tutti i cristiani di Gaza. Abbiamo incontrato don Luigi Ginami appena tornato da Gaza nella sede dell’Associazione Santina Zucchinelli, in via Arena 5 in Città Alta.
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