Sono più di 20 le persone finite in manette a Tunisi per l'attacco al museo del Bardo: il ministero dell'Interno tunisino ha fatto sapere che dieci di queste sono coinvolte direttamente mentre continuano le indagini sull'attentato.
Indagini che si svolgono nel massimo riserbo ma sono le stesse autorità tunisine ad aver diffuso un video in cui si vedono i due attentatori, Jabeur Kachnaoui e Yassine Laabidi, ripresi dalle telecamere di sicurezza del museo mentre fanno irruzione e camminano indisturbati lungo i corridoi fino a che incontrano un uomo lungo le scale e, sotto la minaccia del kalashnikov, lo invitano ad andarsene.
La loro azione ha causato 19 morti, due tunisini e 17 turisti tra i quali anche 4 italiani, Orazio Conte, Giuseppina Biella, Francesco Caldara e Antonella Sesino, e una donna russa, Galina Potapenko, residente a Sarnico: le salme dei nostri connazionali sono tornate in patria a bordo di un Boeing 767 dell'Aeronautica militare atterrato sabato all'aeroporto romano di Ciampino.
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