“La vera tragedia della vita è un uomo che ha paura della luce”. E' uno degli striscioni portato da studenti e ragazzi arrivati a Bologna da tutta Italia per partecipare alla marcia organizzata da Libera contro tutte le mafie. Tra i 200 mila partecipanti ci sono anche molti giovani bergamaschi partiti all'alba per sfilare tra le vie di Bologna.
Per arrivare in piazza Maggiore c'è voluta più di un'ora, due ore per piazza VIII agosto: ad accogliere lì don Luigi Ciotti centinaia di bambini delle scuole, e semplici cittadini, che lo salutano con un "Grazie don Luigi". «Ci hanno rubato la legalità e il senso della parola antimafia - ha detto don Luigi Ciotti - Oggi con forza dobbiamo dire che le mafie e la corruzione sono due facce della stessa medaglia. Non si può andare avanti così, non si possono avere mezze leggi fatte di compromessi e giochi di equilibrio. Le mafie sono tornate veramente molto molto forti, non sono infiltrate ma radicate. Mi fa anche piacere una Chiesa che sa guardare in cielo ma non si dimentica e non si distrae rispetto ai problemi della terra”.
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